La scuola “Manzoni” di Via Ferri riapre a fine anno

SAN BENEDETTO - I lavori di adeguamento sismico sono quasi completati, ma alla base della decisione ci sarebbe l'impossibilità di modificare orari e turni dei docenti che dovrebbero lavorare, oltre che al plesso di Via Ferri, anche alla "Sacconi"
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La scuola media “Manzoni” di Via Ferri

 

di Giuseppe Di Marco

 

La scuola media “Manzoni” non riaprirà dopo Pasqua, ma a fine anno. A prendere la decisione sono stati il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Tonino Capriotti assieme alla dirigenza scolastica dell’Isc Nord: tale scelta è da attribuirsi alla difficoltà cui si andrebbe incontro se si dovessero modificare turni e orari dei docenti in pieno anno scolastico.

 

A spiegare la questione è lo stesso Capriotti: «L’intervento di adeguamento sismico è praticamente finito – afferma l’assessore – all’appello mancano solo alcune rifiniture e gli ultimi infissi, dopodiché nel plesso potranno essere nuovamente svolte le attività scolastiche. Pochi giorni fa ci siamo confrontati con la dirigente scolastica, che mi ha rappresentato il problema di modificare, in pieno anno scolastico, gli orari degli insegnanti che da questo momento in avanti dovrebbero lavorare sia alla “Sacconi” sia alla “Manzoni”. Dall’esame della questione è emerso che al momento risulterebbe difficile far quadrare tutti i singoli impegni lavorativi, e quindi abbiamo stabilito di riaprire la “Manzoni” a fine anno».

 

L’idea iniziale era di riaprire il plesso dopo Pasqua, anche perché i lavori sono finiti: proprio nei giorni scorsi, la ditta incaricata ha finito di montare la scala esterna. Al piano terra della “Manzoni”, peraltro, devono essere approntati i locali che ospiteranno l’asilo nido attualmente sito in Via San Martino. «L’asilo è ancora in fase di allestimento, ma siamo agli sgoccioli – prosegue Capriotti – anche in questo caso, comunque, abbiamo deciso di aprire a fine anno».

 

Va ricordato che il cantiere della ‘Manzoni’ è stato aperto a fine gennaio 2021: al costo di quasi 3 milioni di euro la ditta Edilzeta è intervenuta sugli elementi strutturali dei tre piani dell’edificio, rifacendo la parte ovest e il nuovo blocco ingresso ad est. Lo stabile è stato dotato di cappotto termico e al piano terra sono state realizzate le murature perimetrali. Demolito e rifatto l’avancorpo del lato ovest, nonché parte della scala est, si è proceduto ad implementare l’efficientamento energetico con l’incremento dell’isolamento termico delle coperture, la sostituzione degli infissi, le schermature solari, un impianto per la ventilazione controllata e la correzione dell’umidità degli ambienti, ed infine un impianto di riscaldamento al piano terra con un sistema con pannelli a pavimento.


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