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Lavoro, «la specializzazione è alla base di un proficuo incontro tra domanda e offerta» (Video e foto)

ASCOLI - Sono le parole dell'assessore regionale Stefano Aguzzi, oggi a Palazzo dei Capitani, nella tappa conclusiva della campagna di ascolto dei territori al fine di programmare corsi per formare figure professionali corrispondenti alle nuove esigenze delle aziende
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di Maria Nerina Galiè

 

Le opportunità di lavoro si basano sulla formazione di figure professionali in grado di soddisfare la richiesta. Per capire da dove cominciare, la Regione Marche ha avviato una campagna di ascolto dei territori che ha fatto tappa ad Ascoli, oggi 9 marzo, ad un partecipatissimo incontro che si è tenuto a Palazzo dei Capitani.

 

Il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore regionale Stefano Aguzzi

Il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti a fare gli onori casa, per poi lasciare la parola all’assessore regionale che si aperto al confronto con imprenditori, vertici delle associazioni di categoria e sindacati del Piceno.

 

«Il tempo che stiamo vivendoha esordito il sindaco Fioravantinasconde una grande occasione da cogliere: attraverso la nuova programmazione che si avvia possiamo realmente trasformare le risorse disponibili in sviluppo economico e sociale. Ringrazio la Regione Marche che sta cambiando la prospettiva di crescita delle Marche venendo sui territori per confrontarsi e costruire una politica sartoriale di sviluppo locale che calza a pennello con le esigenze avvertite».

 

«Oggisono state le parole dell’assessore Aguzzi è un po’ l’incontro conclusivo (che culminerà a San Benedetto il 23 marzo, ndr), di un giro che abbiamo fatto in tutte  le province delle Marche come assessorato al lavoro, con i miei dirigenti, per incontrare tutti i cosiddetti portatori di interesse, per quanto riguarda le attività legate all’inserimento lavorativo ai corsi di formazione».

 

Perché tutto questo?

«Perché noi siamo all’inizio della programmazione e della messa in campo delle attività legate ai fondi europei e del Pnrr per il prossimo settennato. Il nostro obiettivo è quello di  fare di tutto perché si possa sempre meglio trovare il punto di incontro tra le esigenze delle imprese (quindi l’esigenza di avere delle figure adatte ad essere inserite nel mondo del lavoro all’interno delle imprese) e le persone che sono in cerca di lavoro, giovani e meno giovani».

 

Perché occorre trovare questo punto di incontro?

«Perché spesso – ha continuato l’assessore – le imprese hanno bisogno di personale e tante persone hanno bisogno di trovare lavoro ma non hanno le competenze adatte per quel tipo di attività che le imprese ricercano.

Questo giro di ascolto è volto a carpire e capire al meglio quelle che sono, con le varie specificità differenti da una provincia all’altra, le esigenze che il mondo dell’impresa ha, nel dover cercare determinate figure. Sono queste professionalità che occorre mettere in campo.

Noi quindi successivamente faremo di tutto per incanalare corsi di formazione come Regione Marche per predisporre e formare le persone in cerca di lavoro, affinché siano adatte ad essere inserite secondo le esigenze delle imprese. E’ un lavoro molto scientifico per far sì che l’incrocio tra domanda e offerta fosse più ricco e appropriato possibile».

 

Ed ancora Stefano Aguzzi: «Un tempo un ragazzo andava in una fabbrica o in un’impresa e diceva “io vado a fare l’operaio”, poi arrivava all’interno dell’impresa e imparava lì nel giro di poco.

Oggi il mondo del lavoro è molto cambiato e anche il cosiddetto “operaio di base” ha bisogno di una predisposizione tecnica, in linea con lo sviluppo della digitalizzazione. Quindi anche chi lavora all’interno della stessa impresa da vent’anni oggi ha bisogno di essere formato per le nuove tecniche per poter lavorare su determinati macchinari, ma non più in maniera manuale come avveniva fino a qualche anno fa».

Aguzzi ha portato l’esempio del Tavolo della moda: «Il confronto con il mondo produttivo di riferimento ha fatto emergere la necessità di figure professionali ben definite. La Regione finanzierà i nuovi corsi di formazione con 900.000 euro, contribuendo a creare figure professionali puntuali rispetto alle richiese delle aziende».  

 

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