Riciclavano proventi illeciti per 22 milioni di euro, derivanti da una rilevante frode fiscale nel settore dei metalli ferrosi tramite viaggi, completamente fittizi, di tir. La vasta operazione che ha coinvolto varie regioni è stata portata avanti dai militari della Guardia di Finanza di Gorgonzola, appartenente al Comando provinciale di Milano e, nelle Marche, ha visto perquisizioni e sequestri anche nelle Marche
A San Benedetto sono stati posti i sigilli a due yacht ormeggiati nella banchina del porto. Nel Maceratese sono state sequestrate diverse auto di lusso e di cilindrata importante, come Jaguar ma anche vetture d’epoca, tenute all’interno di capannoni.
L’operazione delle Fiamme Gialle ha visto coinvolte a vario titolo 18 persone e 24 società nazionali ed estere, attraverso le quali transitavano i capitali illeciti prima diretti verso Paesi dell’Unione Europea come Bulgaria, Ungheria, Repubblica Ceca e Serbia, poi reintrodotti in Italia tramite la restituzione in denaro contante agli ideatori della frode.
Il sistema di frode, che riguardava e passava anche per il Maceratese, vedeva spostamenti di tir che viaggiavano con tanto di documento di trasporto apparentemente regolare senza però trasportare nulla. I mezzi pesanti, sostanzialmente, si fermavano in alcuni punti del territorio nazionale, tra cui anche Macerata, dopodiché, formalmente, caricavano del materiale che in realtà non veniva mai preso.
Dopo aver finto l’operazione di carico, ripartivano facendolo quindi sembrare un viaggio regolare, con tanto di fatture e documentazioni di trasporto e tracciato gps che attestava il viaggio, effettuato però senza, appunto, trasportare nulla. Tutto ciò serviva dunque a riciclare esclusivamente del denaro che veniva poi reinvestito in immobili, auto, imbarcazioni, orologi di lusso ed altro che, al momento, si pensa sarebbe servito ad essere rivenduto per la sua trasformazione in denaro contante. Gli appostamenti dei finanzieri hanno permesso di scoprire e ricostruire la falsità dei viaggi e i carichi di merce che, in realtà erano solo sulla carta.
L’operazione si è conclusa con la segnalazione di alcune delle società coinvolte per violazioni alla disciplina relativa alla responsabilità amministrativa degli enti. Le perquisizioni, eseguite oltre che nelle Marche anche in Puglia, Lombardia, Piemonte, Umbria e Liguria da 150 finanzieri appartenenti a numerosi reparti del Corpo, hanno permesso di sequestrare contanti in valuta nazionale ed estera per circa 800.000 euro, disponibilità liquide su conti correnti per quasi 3 milioni di euro, 120 immobili, 100 veicoli di cui una parte a Macerata, i 2 yacht a San Benedetto nonché numerosi orologi di pregio e gioielli. L’operazione di servizio è stata supportata da unità navali e da unità cinofile cash dog e antidroga.
Nel corso delle attività è stato inoltre eseguito un fermo di indiziato di delitto per detenzione di una pistola rubata e un arresto in flagranza per spaccio di stupefacenti con contestuale sequestro di circa 19 grammi di cocaina e materiale da taglio. Notificato anche un decreto di espulsione a un clandestino di origine peruviana.
(al. big.)
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