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Cagliari-Ascoli: dottor Jekyll e Mr Hyde

SERIE B - A un primo tempo suntuoso e brillante ha fatto seguito una ripresa disastrosa e inguardabile da parte dei bianconeri. Resta il ricordo delle vittorie firmate dall'Ascoli dei Record di Mimmo Renna e Vujadin Boskov: una magra consolazione
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di Lino Manni

 

Ascoli dottor Jekyll e Mr.Hyde. Un primo tempo suntuoso e brillante, una ripresa disastrosa e inguardabile. Cosa è successo nel quarto d’ora del riposo? Probabilmente l’aria degli spogliatoi ha mutato lo spirito dei bianconeri che hanno sottovalutato la possibile reazione del Cagliari. A parte gli scherzi, dopo i primi quarantacinque minuti mai e poi mai avrei immaginato una simile disfatta. Una sconfitta che alla fine è anche umiliante (specie nel punteggio) e non lascia scusanti all’undici bianconero. Le partite durano novanta minuti e non ci si può pavoneggiare su mezzo tempo. Ci avevo quasi creduto in una vittoria in Sardegna dove l’Ascoli aveva già giocato 16 volte (11 sconfitte, 3 pareggi e 2 vittorie). Vittorie che portano la firma di Mimmo Renna nel 1977 con l’Ascoli dei Record e quella di Vujadin Boskov che nel 1986 centra l’ultimo successo dei marchigiani in terra sarda. La partenza davvero Forte con il gol dello squalo e le occasioni di Botteghin e Gondo presagivano una serata al… miele (come l’arbitro). Invece la ripresa è stata traumatica. In balìa degli avversari ancora una volta ci ha pensato il Var ad invertire la rotta della partita. Il rigore, non visto dall’arbitro, c’era e a nulla è valsa la parata di Leali. Più lesto il non simpatico Lapadula a ribattere in rete. Il pari ha piegato le gambe ai bianconeri. Oscar della sfiga a mister Breda che ha preso gol non appena ha effettuato i cambi. Pura coincidenza. Lasciamo perdere il quarto gol, un regalo coi fiocchi. Mettiamoci una pietra sopra e, dopo sette anni di assenza, lasciamo in Sardegna il secondo tempo e riportiamo ad Ascoli il primo. Magra consolazione.


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