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Ospedale, Andrea Assenti: «Tra fine mese e inizio aprile il bando per la progettazione»

SAN BENEDETTO - Il consigliere regionale rende conto del cronoprogramma assunto dalla Regione Marche. Intanto, il comitato "Salviamo il Madonna del Soccorso" e Orgoglio Civico mettono in mostra le maggiori criticità dell'ospedale esistente
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Il terreno di Ragnola su cui sorgerà il nuovo ospedale di San Benedetto; a destra, il consigliere regionale Andrea Assenti

 

di Giuseppe Di Marco

 

Ospedale nuovo, finalmente arriva il bando per la stesura del progetto. A renderlo noto è il consigliere regionale Andrea Assenti (FdI), che da sempre segue la pratica sanitaria in quel di Ancona. Intanto, però, peggiorano le condizioni dell’ospedale esistente: il comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” e Orgoglio Civico, a tal proposito, illustrano le criticità che nel breve periodo dovranno essere risolte in Riviera.

 

«Tra fine mese e inizio aprile appronteremo il bando per la progettazione – spiega Assenti – Una volta aggiudicato il lavoro, la società incaricata dovrà stendere l’elaborato di fattibilità. Quindi, si procederà con la redazione delle ulteriori fasi di progettazione e infine con l’assegnazione dei lavori». Il meloniano non ha dubbi sul buon esito dell’operazione: «La Regione Marche sta rispettando la tabella di marcia che si era prefissata – aggiunge il consigliere – questa iniziativa è troppo importante per San Benedetto, faremo tutto il possibile per ottenere il risultato che la Riviera merita».

 

Dopo il primo elaborato, quindi, si arriverà al progetto vero e proprio, che dovrebbe assorbire una spesa compresa fra i 3 e i 5 milioni di euro. Nessuna discussione sulla sanità però può prescindere da una dettagliata analisi dello stato in cui versa l’attuale ospedale. Ad alzare la voce, in tal senso, è ancora una volta il comitato presieduto da Nicola Baiocchi, che pone all’attenzione delle istituzioni una nuova lista di criticità da risolvere al “Madonna del Soccorso”.

 

«Ci sono 43 posti letto mancanti – scrivono i referenti delle associazioni – con conseguente riduzione dell’organico dei medici e degli infermieri. Manca una neonatologia pienamente adeguata in quanto a culle e personale, ai numeri delle nascite da sempre superiori a quelli di Ascoli, oltre alla mancanza di medici e infermieri della pediatria, per la quale c’è necessità immediata di nominare il primario. Non è stata acquistata una nuova Tac e i tempi di sostituzione risultano eccessivamente dilatati». In quanto ad acquisti mancati, il comitato cita anche quello di una nuova Risonanza magnetica».

 

Non finisce qui. «Ad oggi manca il riconoscimento formale dell’Utic di San Benedetto, e il necessario sblocco delle visite cardiologiche, a causa di apparecchi non funzionanti da mesi. Registriamo poi una carenza di medici in Pronto soccorso, dove sembra certa la perdita di ulteriori medici per dimissioni. Per non parlare delle barelle in lunga attesa nei corridoi, con stress di operatori e pazienti: occorrono altri spazi e altri operatori per assicurare la corretta assistenza. Infine è necessaria la riorganizzazione infermieristica del 118, seppur possibile a costo zero».


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