di Salvatore Mastropietro
Terzo ko consecutivo per l’Ascoli, che perde per la settima volta in campionato al “Del Duca”, ormai vera e propria terra di conquista per chiunque. Il Venezia conquista tre punti fondamentali al 90’ con Carboni e riporta a tre le lunghezze di distacco dal Picchio, che torna pienamente immischiato nella bagarre salvezza.
Se dalle prestazioni di Bari e Cagliari poteva essere tratto qualche elemento positivo, stavolta da salvare ce ne è ben poco. Ne è consapevole mister Roberto Breda, che ha analizzato così la gara nel post partita: «Non so se questa sconfitta è questione di distrazione. Loro giocavano in una certa maniera nel primo tempo e siamo stati bravi a non farli ragionare. Dobbiamo migliorare negli ultimi trenta metri, ci arriviamo facilmente ma non siamo mai stati pericolosi nonostante i tanti cross e le tante palle inattive. Loro invece ci hanno fatto male su una punizione laterale da quaranta metri… Dobbiamo lavorare tanto e mettere più intensità e più determinazione».
«Quando prendi gol al 91’ – ha continuato – non puoi praticamente recuperare. In queste due settimane lavoreremo sulla testa, dobbiamo mantenere unità e concentrarci sulle cose da campo che vanno fatte meglio. Se ci mettiamo a parlare di sfortuna sbagliamo. Dobbiamo concentrarci sugli errori, anche grossi, commessi e mettere benzina in corpo ai diversi giocatori che sono un po’ indietro come Dionisi, Proia e Adjapong».
Sul modulo e sulla posizione di Falzerano: «Nella mia testa c’è sempre l’analisi delle alternative. Queste settimane possono essere l’opportunità per lavorare su qualcosa di nuovo, sebbene comunque con questo modulo abbiamo avuto buoni sviluppi e pochi rischi. Facciamo terribilmente fatica negli ultimi venticinque metri e avremo modo di provare qualcosa di diverso. Le palle inattive? Non abbiamo i tempi, al di là del battitore. Per struttura nostra è uno degli aspetti che dobbiamo velocemente migliorare».
Ancora sulla prestazione: «Abbiamo perso duelli in più rispetto al solito. L’aspetto su cui devo lavorare di più è l’efficacia nell’area avversaria. Tiriamo verso la porta, ma non con la cattiveria e la determinazione che dobbiamo tornare ad avere».
Sulla lotta salvezza: «Siamo sempre stati concentrati sulla partita. È logico che dopo le prime partite della mia gestione avremmo sperato di ottenere punti in più nelle ultime tre. Dobbiamo ritrovare quella voglia di fare risultato in tutte le maniere che avevamo mostrato contro Perugia e Parma. Contro il Brescia tornerà ad essere quel tipo di gara in cui mettere tutto quello che hai, guardando esclusivamente al risultato».
VANOLI – «Sapevamo che questa sarebbe stata una partita difficile in un campo storicamente ostico. Complimenti ai miei ragazzi perché abbiamo vinto una partita meritata, ma con grande sofferenza. Lo spirito deve essere questo. Inizialmente abbiamo sentito tanto l’importanza della gara, l’Ascoli è partito meglio di noi e noi abbiamo palleggiato male. Nella ripresa ci siamo messi 4-3-1-2 e abbiamo creato buone occasioni concedendo poco. Questo è un campionato molto difficile, dobbiamo pensare a noi stessi e fare più punti possibili senza pensare agli altri».
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