di Salvatore Mastropietro
Tanta amarezza, e non potrebbe essere altrimenti, nel post partita di Ascoli-Venezia. Il settimo ko interno stagionale riporta il Picchio in piena bagarre salvezza e carica di grande tensione il rush finale che attenderà i bianconeri al rientro dalla sosta. Come spesso accade in situazioni simili, insieme a mister Breda, si sono presentati davanti ai microfoni della sala stampa due leader dello spogliatoio come Federico Dionisi e Eric Botteghin.
DIONISI – «Siamo mancati nella consapevolezza che quando non puoi vincere non si deve perdere. Dobbiamo lavorare e fare di più, non ci nascondiamo e siamo consapevoli che la partita andava portata a casa. Loro hanno messo un pizzico di voglia in più e non possiamo accettarlo. Adesso c’è la sosta, c’è da abbassare la testa e lavorare. Siamo ragazzi responsabili e sono sicuro che guardando in faccia la realtà lotteremo per raggiungere la salvezza il prima possibile. Sono convinto che daremo l’anima per tirarci fuori il prima possibile da questa lotta. I pochi gol? I numeri parlano da soli, non voglio parlare di tattica e moduli. Dobbiamo essere consapevoli che bisogna fare di più, lo spirito deve essere quello di portare a casa punti. In questo campionato il filo è molto sottile, se ci troviamo a lottare per la salvezza è nostra colpa e nostra responsabilità, concentriamoci su questo senza abbatterci».
BOTTEGHIN – «È difficile dire cosa sia successo in occasione del gol. Sono preoccupato perché siamo di nuovo dentro ad una situazione negativa. Dobbiamo guardare in faccia alla realtà, non mollare e fare di tutto per tirarci fuori dalla situazione. I calci piazzati? Non riusciamo ad essere decisivi, dobbiamo tornare pericolosi in questo aspetto. La sfida contro il Brescia? Sfida in cui non si può fallire».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati