di Salvatore Mastropietro
Dopo due giorni di riposo concessi dallo staff tecnico, l’Ascoli si è ritrovato oggi al “Picchio Village” per riprendere gli allenamenti. Il lavoro impostato da Breda ha previsto riscaldamento con attivazione fisica e tecnica, seduta tattica, lavoro fisico di potenza aerobica e partita a metà campo. La preparazione continuerà domani, mercoledì, con una doppia seduta alle 10,30 e alle 15, sempre rigorosamente a porte chiuse.
I bianconeri avranno due settimane di lavoro per preparare il prossimo cruciale impegno di campionato, in programma sabato 1 aprile al “Del Duca” contro il Brescia. I prossimi giorni saranno fondamentali per recuperare energie fisiche e mentali e prepararsi al meglio al rush finale.
Dal match contro i lombardi in poi non ci sarà più tempo di sbagliare, stavolta non solo a parole. La sconfitta interna arrivata sabato contro il Venezia, sommata a quelle contro Bari e Cagliari, ha fatto rientrare il Picchio in piena lotta salvezza, vanificando di fatto i dieci punti conquistate nelle prime quattro partite della gestione Breda. Adesso sono solo tre le lunghezze che separano l’Ascoli dalla zona playout, motivo per cui un ulteriore passo falso complicherebbe non poco i piani salvezza bianconeri.
Lato tattica, mister Breda non ha escluso un cambio di modulo dal prossimo match. Le alternative, soprattutto quella del 3-5-2 già utilizzato in passato dal tecnico veneto, verranno prese in considerazione nei prossimi giorni. A questo punto, tuttavia, è chiaro che non sia soltanto una questione tattica. Per tirarsi il prima possibile fuori dall’attuale situazione, serviranno dei segnali da parte del gruppo, che nelle ultime uscite ha perso quello spirito mostrato ad esempio nelle trasferte di Parma e Modena. Dionisi e Botteghin, leader dello spogliatoio intervenuti dopo il ko contro il Venezia, hanno fatto un “mea culpa” generale, ma adesso è chiaro che serviranno fatti e non più parole.
GIUDICE SPORTIVO – Anche dopo l’ultima giornata il club bianconero si è visto comminare un’ammenda da 3.000 euro a causa dei petardi lanciati dai tifosi presenti in Curva Nord durante il match contro il Venezia, prontamente annotate dal commissario che stazionava tra le due panchine. Sale a sette, intanto, il numero di calciatori diffidati presenti in rosa: Marsura, Botteghin, Caligara, Dionisi, Eramo, Forte e Quaranta.
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