facebook rss

«Che fine ha fatto l’accordo sui tempi di vestizione? Esposito aveva titolo per sottoscriverlo?»

ASCOLI - Lo chiedono Pelosi (Nursind),  Giuliani (Usb) e  Tassi (Nursing Up) alla Storti, ex direttore Asur, in merito alla mancata attuazione del documento sottoscritto il 13 dicembre: «La risposta entro 5 giorni, oppure parte l'azione legale»
...

 

Porta la data del 13 dicembre scorso l’accordo sui tempi di vestizione sottoscritto tra l’allora direttore di Area Vasta 5 e tutte le sigle sindacali.

Si tratta di un’indennità contrattualizzata ma che nella Sanità picena non veniva riconosciuta fino a che non sono partite le battaglie, anche legali, che hanno permesso agli aventi diritto di ottenere quanto dovuto, ma solo fino al 2018, e “pretendere” che questa indennità venisse pagata per il quinquennio che scade a maggio 2023.

Ecco quindi la firma dell’accordo di fine anno, di fine vita dell’Asur e di fine mandato per Massimo Esposito.

Da allora però i lavoratori non hanno avuto più notizie dell’attuazione del patto, tanto meno dei soldi.

Il 27 febbraio i sindacalisti Maurizio Pelosi (Nursind), Mauro Giuliani (Usb) e Roberto Tassi (Nursing Up) hanno inviato una lettera ai vertici della Sanità regionale e locale, nel frattempo cambiata. Nessuna risposta anche in questo caso. 

Quindi c’è stato motivo, secondo Pelosi, Tassi e Giuliani, di inviare un vero e proprio sollecito, al fine di ottenere una risposta in merito all’accordo. I destinatari sono stati il commissario di Ast Ascoli, Vania Carignani, l’assessore regionale Filippo Saltamartini,  ma anche l’ex direttore di Asur Marche Nadia Storti.

A quest’ultima in particolare chiedono che «l’ex direttore Esposito aveva la delega da parte della Storti a sottoscrivere l’accordo del 13 dicembre, in merito al riconoscimento dei tempi di vestizione e svestizione per tutti i lavoratori del Ast  di Ascoli». 

Il motivo del sollecito è legato, cosa non da poco, al fatto che «il 21 maggio  scadono i 5 anni di prescrizione per i tempi vestizione e svestizione». Se si supera quindi quel termine, i lavoratori rischiano di non avere più titolo per chiedere il riconoscimento dell’indennità.

«Senza il dovuto riscontro – concludono i sindacalisti – saremo costretti a dare mandato ai nostri legali».
 

Ancora beghe per Ast Ascoli, dove oggi, 21 marzo, il sindacato dei medici ospedalieri radunerà professionisti per fare il punto sulla mancata assegnazione degli incarichi dirigenziali: anche in questo caso il segretario regionale Andrea Piccinini annuncia che sono pronti i ricorsi. 

 

Sempre oggi, dalle 12,30 alle 14,30, buona parte della Rsu e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica, Fials e Ugl Salute, manifesteranno davanti all’ospedale “Madonna del Soccorso”, come avvenuto qualche giorno fa al “Mazzoni” di Ascoli. 



Articoli correlati


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X