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Ascoli, focus sulle difficoltà realizzative: Dionisi vuole tornare ad essere decisivo

SERIE B - L’inconcludenza a livello di finalizzazione sta dando molto da pensare a mister Breda, che ha impegnato i suoi in un lavoro tattico alla ripresa degli allenamenti. Contro il Brescia si dovrebbe proseguire con l’attacco a due: il capitano spera di ritrovare una maglia da titolare e di interrompere un digiuno che dura da cinque mesi
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di Salvatore Mastropietro

 

Dopo il riposo osservato nella giornata di domenica, l’Ascoli è tornato a lavorare oggi, lunedì, al “Picchio Village”. Con la sessione odierna Breda e i suoi iniziano a mettere seriamente nel mirino il delicato scontro salvezza in programma sabato 1 aprile al “Del Duca” contro il Brescia. I recenti risultati arrivati contro Bari, Cagliari e soprattutto Venezia obbligano il Picchio ad avere come unico obiettivo quello della vittoria per evitare un rush finale da cuori forti.

 

Roberto Breda al “Picchio Village” (foto Ascoli Calcio)

La seduta odierna è stata incentrata su attivazione tecnica con mobilità, uno contro uno, potenza aerobica, lavoro tattico e partita a metà campo. Domani sono fissati due allenamenti, alle 10,30 e alle 15 al Picchio Village a porte chiuse.

 

Il focus del lavoro resta centrato particolarmente sulla fase offensiva. La sterilità a livello realizzativo è un dato preoccupante (30 gol segnati in 30 partite, 13 in meno rispetto alla passata stagione) che sta dando parecchio da pensare a mister Breda. È ancora allo studio l’ipotesi del cambio modulo, ma in ogni caso – considerando anche la mancanza di esterni offensivi che possano garantire un certo tipo di soluzioni – si dovrebbe continuare con lo schieramento di un attacco a due.

 

Federico Dionisi (foto Ascoli Calcio)

Da quando l’Ascoli ha abbandonato la strada del 4-3-3 (Benevento-Ascoli del girone d’andata) sono state ben 10 le coppie sperimentate prima da Bucchi e poi da Breda. La coppia di riferimento, specie per il girone d’andata, è stata quella formata da Dionisi e Gondo, compagni di reparto in ben 9 occasioni. Segue l’opzione Forte-Gondo, scesi in campo l’uno accanto all’altro per 5 volte in totale (di cui 4 sotto la gestione Breda). A completare il quadro la coppia Dionisi-Lungoyi (3 volte insieme dal 1’) e tutta una serie di esperimenti – forzati o meno – proposti per una sola occasione: Mendes-Dionisi, Mendes-Lungoyi, Gondo-Lungoyi, Ciciretti-Gondo, Ciciretti-Mendes, Marsura-Gondo, Mendes-Gondo.

 

In vista del match contro il Brescia si fa strada un utilizzo dal primo minuto di capitan Federico Dionisi. Tornato a disposizione a fine febbraio dopo uno stop per problemi muscolari di circa un mese, il numero 9 bianconero non scende in campo dal 1’ dal match contro la Spal del 21 gennaio. Se a ciò si aggiunge un digiuno realizzativo che dura da 20 giornate (Venezia-Ascoli del 29 ottobre), si capisce quanto scalpiti parecchio per una maglia da titolare. L’ex Frosinone è stato decisivo nelle prime due stagioni vissute con i colori del Picchio e anche quest’anno vuole risultare tale verso il raggiungimento dell’obiettivo finale. La salvezza passa anche dai suoi piedi e dal suo carisma.

 


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