Mario Malaigia, simbolo di Acquaviva, taglia il traguardo dei 100 anni

FESTA in famiglia con gli auguri del sindaco a nome di tutta la comunità. Fu primo cittadino dal 1960 al 1975 e insegnante alle scuole Elementare e Media, amministratore lungimirante e grande appassionato di sport
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Compleanno speciale ad Acquaviva Picena per i cento anni di Mario Malaigia, festeggiato nel calore della sua famiglia. A portargli a casa il messaggio di auguri a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, insieme ad una pergamena, il sindaco Sante Infriccioli e gli assessori Marianna Spaccasassi e Piera Rossi (sua alunna dal 1977 al 1980).
Il dottor Malaigia è stato un protagonista della storia di Acquaviva Picena. Sindaco dal 1960 al 1975, si adoperò per valorizzare il Castello Medioevale rubandolo all’abbandono di quegli anni e facendolo diventare un’attrattiva turistica. Le Amministrazioni da lui guidate hanno raggiunto obiettivi importanti come la realizzazione dei giardini pubblici presso la fortezza, la costituzione della Pro Loco, la zona industriale. 
Appassionato sportivo, da primo cittadino promosse lo sport in paese realizzando il campo sportivo e costituendo la prima Polisportiva. Nel 2009 pubblicò un libro sul ciclismo – “La storia del Giro d’Italia, un’affascinante corsa di campioni lunga un secolo” – passione coltivata fin da ragazzo tanto che è stato uno dei primi corrispondenti del quotidiano sportivo “Stadio”. Quel giorno ad Acquaviva erano presenti numerosi corridori, famosi e vincenti prima e dopo la Seconda Guerra.
Dal 1956 al 1985 ha insegnato a tanti acquavivani: prima alla scuola Elementare e poi alla Media, educando tutti ai principi fondamentali della Costituzione e ai veri valori della vita.
«Sono stato molto felice di aver condiviso con il professor Malaigia e i suoi familiari questo importante giorno – ha detto il sindaco Infriccioli – che fa entrare a pieno titolo il professore tra gli acquavivani più longevi. Un cittadino speciale visto l’impegno dedicato al nostro paese sia come sindaco che come insegnante».

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