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Ascoli-Brescia 4-3: il Picchio tira fuori gli artigli, ottimo l’arbitraggio di Mister Var

SERIE B - Lo scadente, e sfortunato, direttore di gara Paterna di Teramo non vede un rigore per parte, puntualmente corretto da Pairetto e Muto che dalla cabina di regia lo hanno invitato a rivedere le azioni. Bianconeri in dieci per 35 minuti dopo il secondo giallo a Simic. Segnano Mendes (azzeccata la mossa di schierarlo dietro le punte) e Forte poi, nel rocambolesco finale, in pochi minuti: penalty decisivo di Caligara, rete di Marsura e terzo gol delle rondinelle. La partita è durata 103 minuti
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La Curva Nord bianconera ha risposto anche stavolta

 

di Andrea Ferretti      

 

L’Ascoli batte il Brescia e si risolleva in classifica, ma il 4-3 non tragga in inganno perchè, innanzi tutto, il terzo gol del Brescia è arrivato quando la partita – durata 103 minuti – era ormai finita. L’Ascoli ce l’ha messa tutta e alla fine l’ha spuntata alla grande giocando 34 minuti in dieci per l’espulsione di Simic dopo il secondo giallo proprio nell’azione del rigore decretato dallo scadente arbitro Paterna di Teramo, dopo che i colleghi del Var lo hanno invitato a rivedere l’azione. Arbitro e colleghi del Var protagonisti anche sul fronte opposto, con il rigore assegnato all’Ascoli e trasformato da Caligara: il gol del sorpasso prima del quarto centro di Marsura e della rete di Bisoli. Il festival del gol l’avevano aperto nel primo tempo Listkowski e Mendes, poi Forte ad inizio ripresa. L’Ascoli quest’anno quattro gol in un colpo solo non li aveva mai segnati. Il Brescia continua la sua picchiata con la nona sconfitta (più tre pareggi) nelle dodici gare del girone di ritorno.

 

LE PREMESSE – L’Ascoli, reduce da tre sconfitte contro Bari, Cagliari e Venezia, senza gli infortunati Ciciretti, Adjapong e Bellusci. La novità è l’anomalo tridente con Mendes a sostegno di Dionisi e Forte. Il Brescia, che non vince dal 27 novembre e che nel girone di ritorno ha ottenuto tre pareggi e otto sconfitte, lascia in infermeria Bertagnoli, Cistana e Olzer. Uno score così nero che non toglie però la fiducia a trecento coraggiosi tifosi giunti dalla Lombardia per contestare, come da routine, il presidente Cellino anche al “Del Duca”. In occasione della “Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo” di domani 2 aprile, nella Tribuna Est Carlo Mazzone, invitati dalla società bianconera, sono ospiti bambini e bambine affetti da autismo della cooperativa sociale “L’isola che non c’è” di Fermo che al suo interno ha molti bambini e bambine affetti da autismo: uno di loro fa anche l’ingresso in campo con i giocatori. In Tribuna Mazzone, ospiti dell’Ascoli anche i bambini delle scuole ascolane “Don Giussani” e “Preziosissimo Sangue”.

 

IL PRIMO TEMPO – Vittoria scacciacrisi per l’Ascoli e Brescia all’inferno con la nona sconfitta sulle 12 partite del ritorno. Gara a dir poco rocambolesca decisa dal Var che ha rimediato ad un arbitraggio scadente. L’Ascoli parte forte, il Brescia bada a difendersi ma al 19’ un errore in disimpegno di Botteghin apre la strada a Ayè che serve Galazzi il quale vede Listkowski solo davanti a Leali: controllo e palla nel sacco. Ai bianconeri non è concesso accusare il colpo, ripartono a testa bassa e Andrenacci fa la sua prima parata al 35’ su rovesciata di Mendes. Dionisi e compagni stazionano sempre nella metà campo avversaria. Il Brescia alza il muro che crolla al 43’ sulla zampata di Mendes. Poi lo rialza per arrivare all’intervallo sul pari.

 

IL SECONDO TEMPO – Ad inizio ripresa l’Ascoli raddoppia con Forte: controllo e micidiale sinistro dal limite su centro di Collocolo. Al 16’ un colpo di testa finisce sul braccio di Simic. L’arbitro assegna il corner, poi viene chiamato a rivedere l’azione: rigore, secondo giallo ed espulsione per il difensore, gol di Ayè dal dischetto. Il Brescia insiste e al 22’ Leali vola negando la gioia a Mangraviti. Poco prima del recupero azione in fotocopia: palla sul braccio di Mangraviti, Paterna torna al monitor e assegna il rigore, trasforma Caligara. Il Brescia si butta in avanti e al 49’ Marsura segna ancora. Non è finita perché su una mischia in area al 54’ Bisoli fa il 4-3 finale. Stavolta è finita davvero. Ed è festa bianconera.

 

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati, Botteghin, Simic, Falasco (1’st Giordano); Collocolo, Buchel (33’st Lungoyi), Caligara; Mendes (41’st Gondo); Forte (41’st Marsura), Dionisi (20’st Quaranta). A disposizione: Guarna, Bolletta, Tavcar, Eramo, Giovane, Proia, Falzerano. Allenatore: Breda

 

BRESCIA (4-3-2-1): Andrenacci; Jallow, Papetti, Adorni, Huard (1’st Mangraviti); Bisoli, van de Looi, Bjorkengren (30’st Ndoj); Galazzi (39’pt Rodriguez) Listkowski (41’st Niemeijer); Ayè (30’st Bianchi). A disposizione: Lezzerini, Karacic, Pace, Labojko, Scavone, Adryan. Allenatore: Gastaldello

 

Arbitro: Paterna di Teramo (assistenti Dei Giudici di Latina e Cortese di Palermo, quarto ufficiale Giaccaglia di Jesi, Var Pairetto di Nichelino, Avar Muto di Torre Annunziata)

 

Reti: 19’pt Listkowski (B), 43’pt Mendes (A), 2’st Forte (A), 20’st rig. Ayè (B), 46’st rig. Caligara (A), 50’st Marsura (A), 54’st Bisoli (B)

 

Note: spettatori 6.628, incasso 54.502 euro (paganti 2.397 di cui 299 ospiti, euro 19.293; abbonati 4.231, rateo euro 35.209). Espulso 20’st Simic (A) per doppia ammonizione. Ammoniti: Falasco (A), Collocolo (A), Papetti (B), Adorni (B), van de Looi (B). Angoli 5-4 per il Brescia. Recupero 4’+9′


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