di Giuseppe Di Marco
Atmosfera tesissima in Consiglio comunale. La seduta sul Ballarin, in cui l’architetto Guido Canali si è collegato da remoto per illustrare i dettagli del progetto di restyling, si è trasformata in un faccia a faccia durissimo fra Amministrazione comunale e tifoseria, sopraggiunta in buon numero. Il vocio iniziale si è presto tramutato in vere e proprie voci di protesta e altrettanto presto l’esposizione dell’archistar è diventata incomprensibile brusio di sottofondo.
Che la riunione fosse destinata a diventare teatro di diverbi è stato chiaro ben prima che iniziasse. Auto e blindi della Polizia e dei Carabinieri infatti hanno da subito occupato lo spiazzo antistante la sede municipale. I tifosi, un centinaio, sono entrati in tempo per ascoltare l’intervento di Canali. Intervento che è stato arrestato dopo circa mezzora per le vive proteste degli stessi tifosi, che hanno ricordato cosa volessero che si facesse al Ballarin: «L’unica cosa che avreste dovuto fare era salvare la curva sud, e invece l’abbatterete – dice qualcuno – Noi non siamo ascoltati e voi state solo buttando i soldi. I soldi della città, i nostri soldi».
Duro anche il commento della minoranza: «L’organizzazione lascia molto a desiderare, perché di quello che ha detto Canali non si è capito nulla – ha attaccato Luciana Barlocci – Il sindaco sperava nella collaborazione della minoranza. Collaborazione non possiamo accordare, perché non ci viene detto nulla. Noi dal 19 novembre non sappiamo nulla. E poi, quanto costerà ancora il resto del progetto? Per usare un eufemismo, vogliamo dire che dovremmo metterci ancora 1 milione?»
Ad essere applaudito dalla tifoseria è il discorso di Michele Palmiero: «Si è detto che il Ballarin è il biglietto da visita della città e che il nostro progetto, viceversa, sarebbe stato un tappo urbano – dice il referente del comitato “Fossa dei Leoni” – però se verrà realizzato l’elaborato di Canali, chiunque venga da Grottammare vedrà per prima cosa i parcheggi. Mi sarebbe piaciuto incontrare Canali assieme ai nostri tecnici, ma nemmeno questo è stato possibile. La curva sud verrà abbattuta, ma la relazione sulla staticità doveva essere redatta prima della presentazione di novembre. Ad oggi abbiamo avuto solo tanti mesi di assenza di una dialettica sana».
Dai toni dimessi, la chiusura del sindaco Antonio Spazzafumo: «A me dispiace per quello che sta accadendo – ha detto il primo cittadino – Lavorare su un progetto e lasciare una città divisa penso sia la cosa più brutta. Vi chiedo di avere fiducia: fra qualche anno forse capirete che la nostra scelta era azzeccata».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati