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Acque agitate intorno al Pd, l’allarme di Camela, Peroni e Sinistra Italiana: «Manca un progetto di centrosinistra»

CASTEL DI LAMA - In vista delle elezioni amministrative, i due consiglieri uscenti e la delegazione locale del partito prendono le distanze dalle ultime mosse del Pd, che unendo le forze con il comitato “Castel di Lama 20.23” ha scelto di puntare sul candidato sindaco Tiziano Oddi. Se i primi due annunciano la volontà di intraprendere un nuovo percorso politico, Tommaso Amadio e Giorgio Mancini chiedono ai dem di tornare sui propri passi
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di Federico Ameli

 

Manca ormai poco più di un mese al voto che dovrà decidere le sorti amministrative di Castel di Lama per i prossimi cinque anni. Già da diverse settimane in paese si respira una frizzante aria elettorale e, negli ultimi giorni, a farne le spese sono stati gli stessi protagonisti del centrosinistra lamense, che a meno di cambi di programma si presenterà ai nastri di partenza della corsa al municipio di via Carrafo con diverse novità in termini di assenze di rilievo e cambi di schieramento.

Stefano Falcioni, segretario della sezione locale del Pd

 

Dopo la scelta del Partito Democratico di unire le forze con il comitato civico “Castel di Lama 20.23” e di dare fiducia al candidato sindaco Tiziano Oddi nel duello a tre con il sindaco uscente Mauro Bochicchio e lo sfidante di centrodestra Francesco Ciabattoni, diversi esponenti di spicco del panorama democratico cittadino, per anni in prima linea tra i banchi della maggioranza e dell’opposizione, hanno manifestato un certo disappunto di fronte alle ultime mosse della sezione locale del Pd.

 

In particolare, i consiglieri comunali Vincenzo Camela e Cinzia Peroni, in rappresentanza del gruppo consiliare “Uniti per Castel di Lama”, evidenziano come ad oggi, dal loro punto di vista, manchino i presupposti per costituire un autentico progetto di centrosinistra, prendendo ufficialmente le distanze dal percorso del Partito democratico e del comitato civico.

Vincenzo Camela

 

«La direzione intrapresa non è quella più giusta – tuonano i due consiglieri – e non è certo quella politica, ideale e programmatica di chi si riconosce nella storia e nei valori del centrosinistra.

 

È stato totalmente disatteso quanto sancito dal documento approvato all’unanimità dall’assemblea del Pd, con il quale si ribadiva il proprio sostegno ai consiglieri eletti nella lista “Uniti per Castel di Lama” Camela e Peroni.

 

Riteniamo di aver coerentemente seguito in questi anni i principi e le linee per i quali siamo stati eletti, proponendo un’opposizione seria e costruttiva all’attuale giunta. Per questa ragione – annunciano – stiamo costruendo un percorso fatto di incontri e di consultazioni per stilare un programma e mettere in piedi un progetto politico che preveda la partecipazione della parte migliore della società lamense e raccolga le vere esigenze dei cittadini».

Cinzia Peroni

 

Una presa di posizione forte che lascia presagire la costituzione di una quarta lista elettorale, anche se i tempi stringono e la campagna elettorale si appresta a entrare una volta per tutte nel vivo.

 

A far eco alle parole di Camela e Peroni sono le dichiarazioni di Tommaso Amadio e Giorgio Mancini, rispettivamente referente locale e coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, che a loro volta puntano il dito su un caos politico che, a loro avviso, di certo non favorisce l’elettorato progressista lamense.

 

«Ormai da alcuni anni nella coalizione del centrosinistra lamense, e non solo, regnano sovrani la confusione ed il trasformismo politico – affermano Amadio e Mancini -.

 

Giorgio Mancini

L’attuale gruppo dirigente del Partito Democratico lamense ha scelto di sostenere una lista che ricalca quella dell’ex sindaco Ruggeri, a cui il partito faceva opposizione, e di non ripresentare i consiglieri in carica, pur condividendo la linea politica di opposizione al sindaco uscente, che pure sarà sostenuto da singoli esponenti della direzione Pd.

 

 

Sinistra Italiana prende le distanze da tutto ciò – affermano -. Non faremo mai accordi con chi proviene da destra e si maschera di civismo.

 

Ci impegneremo per cercare di riportare il discorso politico sui problemi di Castel di Lama. Facciamo un ultimo appello alla dirigenza del Partito Democratico perché torni sui propri passi e dia vita a una lista unitaria di centrosinistra, imperniata sui valori e le politiche care alla nuova segretaria del Pd nazionale».

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