di Lino Manni
Episodi arbitrali, gol segnati e gol sbagliati, paratone di Leali. Insomma una partita tipo Italia-Germania 4-3 quella giocata al “Del Duca” tra Ascoli e Brescia. Senza dubbio non consigliabile ai deboli di cuore perchè era vietato sbagliare per entrambe. A svegliare i ventidue in campo ci ha pensato Botteghin con un errore da cui è nato il gol del vantaggio ospite. Poi il pari liberatorio di Mendes che segna ogni primo del mese e che lotta su tutti i palloni. Nella ripresa il vantaggio di Forte con un gol da centravanti vero. Partita in archivio? Neanche per sogno. A questo punto entra in scena il Var che manda l’arbitro a vedere una mano di Simic. L’espulsione del difensore per l’Ascoli è la nona stagionale: troppe. Scricchiola l’Ascoli ma Leali non trema e regge la baracca. Poi ancora il Var e rigore per l’Ascoli segnato da Caligara. Emozioni senza fine nei nove minuti di recupero con gol segnati e annullati. La mossa di Breda di sostituire i due attaccanti con altri due attaccanti è premiata, il quarto gol lo firma Marsura. Poi il Brescia segna ancora ma è finita. Al di la della vittoria, a sprazzi è stata una bella partita. Dal punto di vista dell’agonismo niente da rimproverare ai bianconeri. L’importante è che dopo tre sconfitte consecutive, è arrivata la vittoria del primo aprile, il giorno degli scherzi e dei tiri mancini. Uno scherzo molo gradito per la classifica del Picchio.
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