Dopo anni di assenza e le limitazioni dovute alla pandemia, domani venerdì 7 aprile Porto d’Ascoli ritrova il suo Venerdì Santo. La processione, con la rievocazione della passione e della morte del Cristo, torna con un appuntamento immancabile ed una tradizione molto attesa, che coinvolge i quartieri Agraria, Salaria, Fosso dei Galli, Porto d’Ascoli centro, Mare, Sentina e Ragnola e, con loro, le quattro parrocchie di Porto d’Ascoli: San Giacomo della Marca, Santissima Annunziata, Cristo Re, Sacra Famiglia.
«È un momento di raccolta, partecipazione e condivisione per le comunità di Porto d’Ascoli. Quest’anno non ci sono limitazioni – spiega Don Francesco, parroco della Sacra Famiglia a Ragnola – è stata rinnovata una forte collaborazione, sospesa negli anni passati, desiderosa di tornare».
Ispirandosi alla Via Crucis presieduta da Papa Francesco nel 2019, la rievocazione è un invito a percorrere la “via dolorosa” insieme ai poveri, agli esclusi dalla società e ai nuovi crocifissi della storia contemporanea. Per coinvolgere in modo attivo la cittadinanza, ciascuna parrocchia animerà alcune stazioni attraverso la preghiera, la narrazione e la rappresentazione di quadri plastici.
Con inizio alle ore 21 la processione prevede un percorso di tre chilometri, messo a punto dalle comunità parrocchiali, animato da musicisti e cantori. Il servizio d’ordine sarà curato dalla Confraternita dei Cavalieri di San Giuseppe della Sacra Famiglia.
IL PERCORSO: Via Terracini (parrocchia Santissima Annunziata), Via Val Cuvia, Via Val Cimarra, Statale 16, Piazza Setti Carraro, Via Potenza, Via Esino, Via Vomano, Via Turati, Via Damiano Chiesa, Via Musone, Via Tronto, Via Rubicone, Via Mattei, Viale dello Sport, Piazza Sacra Famiglia.
Per coinvolgere anche i giovani, le informazioni sul percorso e sul riferimento biblico relative ad ogni stazione sono consultabili da smartphone attraverso un qr code. «Riprendere la processione a livello organizzativo e comunitario – aggiungono i parroci – è un segno profondo di ripresa, ma soprattutto di condivisione e della riscoperta della pietà popolare. Ogni famiglia che lo desideri accenda un lumino all’esterno della propria abitazione, sui davanzali delle finestre o sui terrazzi, per le strade o sui marciapiedi in segno di accoglienza del passaggio della processione: sarà segno di comunione spirituale».
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