La presentazione del Piano Sanitario, di ieri ad Ascoli e San Benedetto, ha visto qualcuno soddisfatto di essere stato ascoltato dal presidente della Regione Francesco Acquaroli e dell’assessore regionale Filippi Saltamartini. E rassicurato.
Non doveva essere certo quella l’occasione, per i sindacalisti, di ribadire quanto affermano da mesi e per cui hanno avuto risposta ad Ancona, lo scorso 3 aprile.
Ma vista la scarsa platea di rappresentanti dei cittadini, disposti a dibattere con gli alti esponenti regionali sui problemi della Sanità picena e con cui si imbatte tutti i giorni l’utenza (ad Ascoli non c’era quasi nessun sindaco) hanno preso la parola Giorgio Cipollini (Cgil) ad Ascoli e Viola Rossi (Cisl) a San Benedetto, anche a nome di Uil, Fiasl e Ugl Salute. L’occasione era propizia e, giustamente, ne hanno approfittato nell’interesse dei loro iscritti.
Rossi e Cipollini hanno illustrato al presidente e all’assessore «la drammatica situazione in cui
versa il personale dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli, con particolare riferimento allo
squilibrio dei fondi, al mancato riconoscimento dei tempi di vestizione, alla dotazione organica e
precariato, alla mancata definizione delle procedure per l’attribuzione degli incarichi di funzione.
In merito, sia il presidente che l’assessore – continua la nota sindacale – in linea con quanto già rappresentato a queste organizzazioni durante l’incontro del 3 aprile, hanno assicurato che
la Giunta Regionale, nelle prossime settimane, procederà ad erogare un ulteriore finanziamento per l’implementazione dei fondi risorse decentrate e, a seguire, una ulteriore terza tranche al fine di riallineare gradualmente i fondi del nostro territorio alla media regionale.
Inoltre – continuano i sindacalisti – saranno liquidati tutti i compensi relativi al mancato riconoscimento dei tempi di vestizione in orario di lavoro, a partire dal 21 maggio 2018, per tutte le categorie dei dipendenti contemplate nel Ccnl.
Appare ineludibile – sono ancora le parole dei rappresentanti dei lavoratori – la conferma dei tempi determinati al fine di assicurare il corretto funzionamento dei servizi, in particolare sanitari con l’attivazione delle relative procedure di stabilizzazione.
Fermo restando la competenza dirigenziale, verrà esaminata con la necessaria attenzione
la problematica inerente alla formalizzazione degli incarichi di funzione.
Il confronto con la parte politica e datoriale continuerà in maniera serrata per la definizione
di tutte le problematiche che investono i dipendenti dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli
Piceno con l’auspicio che quanto prima cessi questo periodo transitorio con la nomina del
Direttore Generale, con cui concordare una seria e corretta programmazione degli atti da
adottare finalizzati al riconoscimento dei diritti dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria Territoriale
di Ascoli. La mobilitazione permane».
m.n.g.
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