facebook rss

E’ morto Gigi Capriotti: Poggio di Bretta in lutto

ASCOLI - Improvvisa scomparsa del "capopopolo" di tante battaglie e custode della memoria del suo amato paese dove ha legato il suo nome a mille iniziative. Aveva lavorato alle Poste ed era stato anche presidente della Circoscrizione. Oggi alle 15,30 l'ultimo saluto della sua gente nella chiesa parrocchiale
...

Gigi Capriotti

 

di Walter Luzi

 

A Poggio di Bretta, il cordoglio per l’improvvisa scomparsa, a settantacinque anni, di Luigi Capriotti è stato unanime. Un generale senso di angoscia ha avvolto la frazione più densamente popolata del comune di Ascoli fin dalle prime ore del mattino di ieri, giovedì, quando la brutta notizia ha iniziato a correre di bocca in bocca.

 

Aveva seguito una partita di calcio sul maxischermo del bar, come sempre, con gli amici, fino a tardi. In nottata il malore fatale. La morte che arriva a sorpresa. Silenziosa. La moglie non si è accorta di nulla. Forse neanche lui. Inutile il prodigarsi dei soccorritori del 118. Palpabili, all’alba, l’incredulità e lo sgomento. Dei suoi affetti più vicini, e di un paese intero.

 

In paese Luigi Capriotti, più noto come Gigg’ du barbier’, era infatti considerato come una autentica istituzione vivente. Il nomignolo della famiglia di appartenenza legato alla seconda attività del padre Antonio, quella di barbiere appunto, oltre alla principale di portalettere. Dopo il diploma conseguito all’Istituto Agrario, Gigi era entrato alle Poste anche lui, seguendo le orme del papà. Portalettere figlio di portalettere, dunque, ha prestato servizio fino nel Veneto prima di riavvicinarsi alla sua vallata del Tronto e tornare a lavorare, infine, nella sua amata Poggio di Bretta prima della pensione.

 

Mille gli impegni di Luigi Capriotti nella società civile. Da quello con l’associazione “Agrivalore” a quello con l’Associazione Giovanile Poggese, fondata insieme al compaesano Marcello Balena a metà degli anni Sessanta. Lui era l’A.G.P.. Volta alla sana aggregazione delle giovani generazioni, alla promozione della pratica sportiva pluridisciplinare sotto l’egida del Centro Sportivo Italiano (Csi), motore della Via Crucis vivente messa in scena, per diverse edizioni, in paese nella notte del venerdì santo di Pasqua.

 

Sempre con l’A.G.P. organizza seguitissimi tornei estivi paesani di calcio, e passeggiate ecologiche. Con l’associazione culturale Giuseppe Odoardi vara invece le cene del Villan d’Ascoli, per ricordare la figura del celebre liutaio poggese. Impegnato presto in politica con la Democrazia Cristiana, aveva aderito nei decenni successivi alle correnti di Amedeo Ciccanti e Gino Vallesi.

 

Più volte eletto consigliere di Circoscrizione ne era stato anche presidente per una legislatura negli anni Novanta. Negli ultimi tempi si era avvicinato all’area moderata di Tablino Campanelli per “Noi con l’Italia”. Ma dalle lunghe militanze politiche non aveva mai tratto, al contrario di come sovente capita a troppi furbastri di ogni colore, alcun beneficio personale. Nè, ahinoi, ne aveva tratti la frazione, con i suoi mille problemi irrisolti, e arrivati, ingigantiti, fino ai giorni nostri. Aveva per questo perso molti seguaci rispetto alle prime battaglie, ma non l’impegno di continuare a spendersi, comunque, solo per il bene del suo paese.

 

Si inventa il premio “Poggese dell’anno” e invecchia, insieme agli altri componenti, cantando, alle feste comandate, nel locale coro di Sant’Antonio. Custodisce preziosi archivi fotografici di vita paesana di altri tempi, ed è sempre puntuale collaboratore alle varie attività della comunità parrocchiale.

 

Oggi, proprio nella chiesa del paese, intitolata a San Giovanni Battista, alle 15,30, ci sarà l’addio a Gigi Capriotti. E l’abbraccio alla moglie Loredana, ai figli Cecilia, Beatrice ed Enrico, al nipotino Achille. A cui vanno anche le condoglianze della redazione di Cronache Picene.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X