Uno dei simboli di Arquata, la Chiesa di San Silvestro situata nella frazione di Colle, verrà presto riparata dopo i gravi danni causati dal sisma. In ballo c’è un contributo di 1.123.233 euro. Allo stato attuale, l’iter burocratico/amministrativo è arrivato ad una fase importante, datosi che si stanno approntando i termini per l’indizione della gara di affidamento dei lavori.
Una buona notizia per il territorio e per il suggestivo borghetto di Colle, la frazione picena posta in posizione più elevata coi suoi circa 1.000 metri, posta in una posizione particolare al confine tra tre regioni: Marche, Abruzzo e Lazio.
La chiesa dedicata a San Silvestro Papa sorge su uno sperone di roccia arenaria poco fuori il paese e si trova lì dall’epoca rinascimentale. Ma come spesso accade in questi casi, la sua edificazione potrebbe essere avvenuta su un sito già oggetto di precedenti culti.
L’intervento punta quindi a restituire uno dei manufatti più suggestivi e antichi dell’Arquatano. Nello specifico, il progetto prevede azioni su murature, copertura (quella esistente verrà smantellata e ricostruita in legno), fondazioni, archi e piedritti, pareti interne e facciate esterne. La campana, rimossa dopo le scosse, è custodita nel deposito dei beni ecclesiali della Diocesi di Ascoli: durante i lavori verrà ricollocata nell’ubicazione originale.
Passaggio obbligato e nodale è anche quello relativo al restauro degli apparati decorativi, tra cui alcuni meravigliosi affreschi che risultano in avanzato stato di degrado, compresi quelli presenti nella zona presbiteriale ad opera di Dionisio Cappelli, pittore molto attivo all’inizio del XVI secolo in questa parte di Appennino. Ce n’è uno, alle spalle dell’altare, che raffigura un San Silvestro Papa benedicente con drago seduto sul trono pontificale, con affianco San Paolo, San Pietro, Santa Caterina e una Madonna che allatta. Alla base della pittura c’è un’iscrizione: Questa facciata affatta pengnere donVincentio Maffa de Calabria retore de dea eclesia 1511.
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