di Luca Capponi
Partenza in macchina oggi mercoledì 26 aprile da Pedaso, direzione Civitavecchia. Poi l’imbarco e la traversata fino a Barcellona. Da lì, si scende fino all’Almeria. Altro imbarco a Gibilterra e poi l’arrivo a Nador. Ecco, qui partirà la loro avventura nel deserto del Marocco: 2.000 chilometri suddivisi in sette tappe e sette giorni tra polvere e sabbia. Il tutto a bordo di un…Pandino. Unici strumenti consentiti per orientarsi, una bussola ed un road book con le indicazioni del percorso. Niente WiFi o Gps, quindi.
Già, perchè l’evento motoristico si chiama “Panda Raid” e, da 15 anni, dà vita ad una corsa tutta particolare da condurre rigorosamente sul mitico modello. Un piccola Parigi-Dakar a cui, quest’anno, parteciperanno anche due ragazzi marchigiani: Manuel Egidi, 29enne di Campofilone, e Walter Lamponi, 25enne di Marina di Altidona. Amici e colleghi di lavoro, hanno deciso in pochi mesi di creare una squadra e partecipare alla maratona desertica. Nome di battaglia: ImPandanati Racing Team.
In mezzo ad altri circa 300 iscritti tutti accomunati dalla voglia di divertirsi, dunque, dal 28 aprile al 6 maggio ci saranno pure loro.
«Abbiamo deciso di partecipare per passione motoristica e per metterci alla prova in una competizione che punta sulla semplicità -racconta Egidi-. Da quando abbiamo visto l’evento a quando siamo usciti ad organizzarci sono trascorsi poco più di due mesi, di cui uno dedicato all’acquisto di una Panda 4×4 prima serie e alla sua messa a punto. L’abbiamo smontata completamente a telaio per rifare sia la parte di carrozzeria che quella relativa al motore ed alla meccanica, oltre ovviamente a prepararla: rialzi, sponsor, personalizzazioni, strumentazione tecnica e di navigazione, tutto realizzato nel nostro garage».
«A bordo avremo il minimo indispensabile, l’equipaggiamento giusto per sopravvivere, visto che si dorme in tenda nel deserto -continua-. Lo spirito della gara infatti è quello di arrangiarsi, vedere com’è il territorio intorno e studiare bene il tracciato, che ha un livello di difficoltà crescente col passare dei giorni, tra sabbia, ciottolame e salite ripide».
La partenza da Pedaso è fissata dunque per oggi. Il totale dei chilometri che i due ragazzi macineranno, tra gara ed extra, andata e ritorno, sono circa 5.000. A contribuire alla causa c’è anche la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (di cui Manuel è volontario), che ha donato al team materiale tecnico relativo alla sicurezza.
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