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Ascoli, Breda verso il Pisa: «È la partita più importante, serve la mentalità di chi deve salvarsi»

SERIE B - Il tecnico bianconero respinge i proclami playoff e avverte i suoi: «Inutile guardare troppo avanti, quello che verrà lo analizzeremo eventualmente dopo. Il Pisa ha voglia di rivalsa e una grande mentalità. Falzerano out? Non è una bocciatura, ma un discorso di caratteristiche. Le polemiche arbitrali? È stato mandato un fischietto esperto e bravo come Abisso»
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Roberto Breda (foto Ascoli Calcio)

 

di Salvatore Mastropietro

 

«È la partita più importante della stagione perché ne mancano quattro, una vittoria ci permetterebbe di essere tranquilli per quanto riguarda il discorso salvezza, considerando che poi dovremo affrontare partiti difficili contro Genoa, Cosenza e Reggina. Dobbiamo tirarci fuori il prima possibile da queste discussioni, senza guardare avanti e rimanendo con la mentalità tipica di chi deve salvarsi. Quello che eventualmente verrà lo analizzeremo dopo».

 

Roberto Breda al “Picchio Village” (foto Ascoli Calcio)

Sono parole chiare quelle rilasciate da mister Roberto Breda a due giorni da Ascoli-Pisa, match in programma lunedì 1 maggio alle ore 15 sul terreno del “Del Duca”. La posta in gioco è molto alta ed il tecnico bianconero vuole prevenire il rischio di mancanza di concentrazione dopo i proclami dal sapore di playoff degli ultimi giorni.

 

Al “Del Duca” arriverà un avversario ferito, ancora ottavo in classifica ma reduce da una sola vittoria nelle ultime sette partite: «Il Pisa ha voglia di rivalsa, ha una rosa importante e viene da un buon percorso nonostante le ultime gare. Da quando è tornato D’Angelo hanno avuto un ruolino di marcia impressionante e hanno ritrovato una grande mentalità. Hanno delle assenze, ma poi in campo si gioca undici contro undici, dobbiamo concentrarci sul concetto generale e non sui loro singoli».

 

Forte verso il rientro da titolare (foto Ascoli Calcio)

Sulle condizioni della squadra e di alcuni singoli: «La squadra sta bene. Marsura si è allenato in gruppo, Tavcar ha accelerato il lavoro e penso che gli manchi poco per tornare con noi, Gnahoré è con noi al 100%. Falzerano? Fisicamente non ha problemi, è un ragazzo esemplare ma è cambiato qualcosa dal punto di vista degli sviluppi tattici e per questo abbiamo cercato altre caratteristiche in quella zona di campo. Non è una bocciatura per lui, ma dovevamo cercare qualcosa di diverso che poi secondo me ha dato dei discreti frutti».

 

Sulle scelte di formazione: «Caligara o Proia a centrocampo? Sono contento di aver recuperato Proia, è un’alternativa importante, ma devo ancora decidere che scelte fare. Mendes dopo le punte? In questo momento abbiamo più scelte, dobbiamo vedere in base al tipo di partita che vorremo fare dall’inizio e in corsa».

 

Chiosa sui rigori per falli di mano subìti negli ultimi match: «Il fallo di mano è un gesto instintivo, si può stare più attenti ma fa tutto parte di dinamiche a volte casuali. Sicuramente qualcosa potevamo far meglio, soprattutto in queste ultime partite in cui dobbiamo migliorare in tutti gli aspetti. Le polemiche in casa Pisa dopo la gara con il Bari? Io penso che con il VAR la situazione sia migliorata tantissimo, ci sono ancora degli errori ma bisogna ragionare nel contesto generale. All’andata a Pisa – anche se io non c’ero ancora – c’era un potenziale rigore a favore dell’Ascoli sullo 0-0, mentre sul rigore concesso a loro si potrebbe discutere… Gli episodi ci sono, vanno interpretati. Per questa gara è stato mandato un arbitro esperto e bravo, ma noi dobbiamo pensare solo al campo».


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