di Andrea Ferretti
Tafferugli è una parola grossa. Meglio usare “festival degli idioti” per raccontare quanto accaduto ieri, lunedì 1 maggio, dopo la partita Ascoli-Pisa. I tifosi nerazzurri, che non erano pochi ma quasi 400, presenti nel settore ospiti dei Distinti Est, prima se le sono dette di tutti i colori con i dirimpettai bianconeri, e questo ci sta.
Poi a fine partita il deflusso è stato regolare e sono stati di nuovo scortati ai loro mezzi parcheggiati lungo la strada per Monticelli. Quindi hanno ripreso la via di casa, incolonnati, percorrendo la Circonvallazione a bordo di auto e pulmini.
Avviene sempre così, con la tifoseria ospite che viene “guidata” verso l’imbocco di Rosara della superstrada, da dove poi raggiungono il casello dell’autostrada A14. A quel punto le auto delle Forze dell’ordine, quasi sempre la Polizia, fanno dietrofront e tornano ad Ascoli.
Stavolta i tifosi del Pisa, che evidentemente non conoscono la città di Ascoli, hanno pensato bene durante il tragitto di ritorno di bloccare la loro “colonna” lungo la Circonvallazione per venire alle mani con qualche tifoso bianconero che era da quelle parti per i… saluti finali.
Coraggiosi, si fa per dire, questi ultimi sotto la pioggia battente, anzichè godersi la vittoria in un bar o a casa. Coraggiosi, si fa per dire, però anche quelli del Pisa che hanno pensato bene di effettuare questa sosta imprevista per un faccia a faccia di quelli amano gli ultras di tutto il mondo, pensate voi, nientepopodimeno che davanti alla caserma dove ha sede il Comando provinciale dei Carabinieri. Hanno lasciato auto e pulmini in mezzo alla strada e si sono diretti verso le abitazioni. Qualche testimone riferisce che abbiano tentato addirittura anche di accedervi.
Sono scesi e si sono diretti sul lato sinistro della strada, ovvero le case di Porta Cappuccina che si affacciano sulla Circonvallazione. La situazione poteva degenerare ma per fortuna è tornata alla normalità. Ora non si può affatto escludere che molti di questi protagonisti, benchè incappucciati per freddo, pioggia e anche altro, avranno presto un nome e un volto. Le Forze dell’ordine si avvalgono di uno strumento ormai indispensabile: le immagini che salteranno fuori, si spera, dalle loro stesse videocamere e magari anche da video di qualche privato.
Immagini e rapporti che finiranno sul tavolo del questore di Ascoli il quale emetterà nuovi Daspo, che vanno ad aggiungersi ai numerosi provvedimenti restrittivi applicati quest’anno. Su tutti ricordiamo quelli maturati (durante e dopo la partita) in occasione di Ascoli-Genoa dell’11 dicembre scorso.
Dopo quella partita si sono scatenate diverse polemiche sul servizio d’ordine allo stadio, accusato di aver “stretto le maglie” in ritardo dopo che erano volati fumogeni, torce e pezzi di seggiolini divelti. Lanci effettuati dal settore dei tifosi genoani, ai quali avevano risposto, rispedendoli al mittente dalla Curva Nord, i supporter del Picchio.
Stavolta col Pisa c’è stata questa imprevista sosta. Un episodio risolto ma che deve far riflettere chi gestisce il servizio d’ordine. In questo campionato al “Del Duca” manca una sola partita, che non sarà di routine, perchè da Cosenza potrebbero salire nelle Marche molti tifosi visto che la squadra si sta giocando la salvezza.
Questa gara di sabato 13 maggio per il servizio d’ordine potrebbe essere la prova generale in vista della prossima stagione, quando si pianificherà il nuovo servizio che magari avrà bisogno di qualche ritocco, di qualche ulteriore accorgimento.
A parte gli steward in servizio all’interno dello stadio, la cui operatività è comunque abbastanza limitata, il servizio d’ordine in occasione delle gare interne dell’Ascoli è gestito dalla Questura e si avvale di personale di Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria.
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