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L’Ascoli rischia di rovinare la festa al Genoa

SERIE B - La squadra di Gilardino promossa in A, ma il Picchio lascia il "Ferraris" con la consapevolezza di poter dire ancora qualcosa a questo tribolato campionato. E nel giorno dell'incoronazione di Carlo III d'Inghilterra, il vero re è Leali
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di Lino Manni

 

Trentatrè contro trentatremila: non si poteva vincere. Ma l’Ascoli contro il Genoa ha fatto la sua bella figura nonostante la sconfitta. Una sconfitta di misura dove il protagonista numero uno è stato ancora una volta il portiere Leali. Nel giorno dell’incoronazione di Carlo III d’Inghilterra, il vero re è Nicola Leali principe del Tronto, duca delle Marche, marchese dell’Ascoli e conte della squadra bianconera. Insomma tanta roba. A parte gli scherzi, la squadra di Breda voleva rovinare la festa ai rossoblù e in parte c’è riuscita. Gli episodi hanno determinato il risultato. Dopo il vantaggio dei padroni di casa, Gondò ha rischiato di far crollare la curva genoana con una rovesciata da cineteca ma la palla, forse sospinta dai tifosi del grifone, si infrange sul palo. Genoa in vantaggio, ma nient’affatto tranquillo. Nella ripresa l’Ascoli prende campo e guadagna metri. Fischi di paura dalle tribune. Leali fa ancora capire a tutti che merita una maglia in Serie A evitando in un paio di occasioni il raddoppio del Genoa. Il secondo gol arriva per un errore difensivo e nel miglior momento dei bianconeri. Ci potrebbe essere il… colpo di Coda, ma il calcio di rigore è preda di Leali. Gol mancato… gol subìto. Marsura entra e fa gol al primo pallone che tocca. Tremano le gambe ai genoani che perdono l’imbattibilità interna da quando c’è Gilardino in panchina, arrivato a quasi mille minuti. Il gol dell’Ascoli cambia dal punto di vista mentale la partita. Al Genoa tremano le gambe, all’Ascoli sale l’adrenalina. Alla fine però festeggia il Genoa, ma l’Ascoli esce dallo stadio “Luigi Ferraris” con la consapevolezza di poter dire ancora qualcosa a questo tribolato campionato. Volevo andare a Genova, ma pur avendo la tessera del Tigre, del Conad, di Arcaplanet, della Ciam, di Tigotà e quella del codice fiscale, non sono riuscito a trovare quella del tifoso.

 

 


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