di Maria Nerina Galiè
L’equipe di Medicina Legale di Ast Ascoli è composta da 6 medici più il primario, conforme alla pianta organica prevista, ma non alla mole di lavoro, che comprende visite programmate, lasciando però, h 24, una “via di fuga” per restare a disposizione dell’Autorità giudiziaria, che affida ai medici legali ricognizioni cadaveriche, autopsie o sopralluoghi giudiziari.
Agende fitte per la parte che riguarda “i vivi”, ed altrettanto lavoro per quel che concerne i deceduti.
«Per la Procura – precisa il direttore di Medicina Legale di Ast Ascoli, il dottor Pietro Alessandrini – si può dover fare una ricognizione cadaverica, l’esame esterno del corpo, e che comprende anche il repertare indumenti o altri oggetti, per appurare la possibile causa della morte.
Oppure l’autopsia vera e propria, in obitorio».
Le autopsie non sono solo giudiziarie: «Il medico legale è tenuto a farla anche in caso di morte improvvisa per motivi non chiari o noti al medico curante, anche se non c’è motivo di ipotizzare un reato.
I medici legali, di conseguenza, possono essere chiamati dalla Procura, sia di giorno che di notte, ad analizzare il contesto (posizione della vittima, oggetti e indumenti, ad esempio) in cui è avvenuto un decesso o anche un ferimento».
Ci sono poi da fare le certificazioni necroscopiche, per morti avvenute sul territorio, in casa ma anche nelle Rsa, in base alle quali si decide il destino della salma (restituzione ai familiari o maggiori approfondimenti).
In questo ambito, i dati non sono confortanti: più morti “in casa” nel 2022 rispetto al 2021, pari a 1.879 contro i 1.581.
«E la colpa è del Covid – afferma senza esitazione in dottor Alessandrini – che ha comportato ospedali chiusi, visite rimandate, ritardi nelle cure. Ed ecco maggior numero di morti per problemi cardiovascolari oppure oncologici. I dati del report realizzato dalla nostra Unità operativa, purtroppo, sono in linea con quelli nazionali, raccolti dall’Istat».
In caso di cremazione la Medicina legale deve effettuare una campionatura di sangue, al fine di lasciare una traccia genetica. Nel 2022 sono stati fatti 303 prelievi ad Ascoli.
L’equipe di Medicina Legale fa parte del collegio deputato a dichiarare la morte celebrale, per autorizzare il prelievo di organi: ne sono stati effettuati 8 nel 2022 tra Ascoli e San Benedetto.
Un tasto dolente per la Sanità pubblica è rappresentato dai contenziosi tra Azienda sanitaria e utente, per risarcimento danni da responsabilità sanitaria.
Nel Piceno, da gennaio 2023, pesa totalmente sulle casse della neo nata Ast Ascoli.
Anche qui i dati: le richieste di risarcimento sono state 67 nel 2020 e lo stesso numero nel 2021, 47 nel 2022 e nel 2023, fino ad ora ovviamente, ci sono 30 pratiche aperte.
«Ogni pratica aperta – spiega il primario – comporta una perizia giurata del medico legale per accertamenti tecnici preventivi: questa costituisce la base per andare verso una soluzione conciliativa o per decidere di resistere in Tribunale».
Si parla di rimborsi milionari nel caso in cui il tribunale condanni la Sanità pubblica a pagare.
Dai dati, Ortopedia registra il maggior numero di richieste di risarcimento, mentre per Ginecologia e Pediatria, i risarcimenti – quando riconosciuti – sono i più onerosi.
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