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Pronto Soccorso verso l’estate: l’Ast tenta la soluzione dei neo laureati in Medicina, purché abilitati

SANITA' - L'avviso, per conferimento di incarichi libero professionali, è oggetto di una determina del commissario Grinta, in risposta ai recenti appelli dei primari dei reparti di Emergenza e Urgenza di Ascoli e San Benedetto
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«L’indizione del predetto avviso si rende necessaria tenuto conto della grave carenza di unità
mediche, soprattutto in vista della imminente stagione estiva, manifestata da tempo dai direttori delle Unità operative interessate (del Pronto Soccorso di Ascoli e San Benedetto, ndr), da ultimo con mail del 9 maggio, considerata anche l’assenza di altri strumenti di reclutamento di risorse umane, stante l’esito infruttuoso degli avvisi per le assunzioni a tempo determinato emanati da questa Azienda e dagli altri Enti del Servizio Sanitario Regionale».

 

Lascia poco spazio ai commenti la determina del commissario di Ast Ascoli, Roberto Grinta, che indice un avviso per il conferimento di incarichi libero professionali per i reparti di Emergenza e Urgenza degli ospedali piceni ai laureati in medicina e chirurgia, abilitati all’esercizio della professione medica e iscritti agli ordini professionali.

 

Nessuna risposta dalla ricerca di personale a tempo determinato e non è stata ben accolta la “chiamata” dei medici di altri reparti, pure oggetto di una recente determina.

 

Ma l’estate è orami alle porte e sono due i problemi da affrontare.

Il primo riguarda i Pronto Soccorsi di entrambi gli ospedali piceni: le ferie, obbligatorie, non solo un diritto.

 

Il secondo è di pertinenza di San Benedetto: l’ormai prossimo decuplicare della popolazione per l’arrivo dei turisti.

Sono in ballo prestazioni «improcrastinabili e indifferibili», recita la determina, e la necessità di garantire continuità assistenziale.

 

m.n.g.

 

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