di Benedetto Marinangeli
Il Tribunale di Ascoli ha accettato l’insinuazione tardiva della Reale Mutua Assicurazioni nella ripartizione del credito residuo derivante dalla gestione Serafino.
L’udienza si è svolta questa mattina, 19 maggio, ed ha dato ragione alla compagnia assicurativa.
La Reale Mutua, infatti aveva garantito con una fideiussione di 750.000 euro il monte stipendi del club presieduto dallo chansonnier calabro-argentino e quindi, per il Tribunale, avrà diritto di aggredire il residuo attivo dopo che la somma assicurata è stata depennata dai crediti vantati dalla Figc nei confronti della Samb di Serafino e da una parte dei debiti sportivi verso i calciatori.
Una brutta notizia per Roberto Renzi che sperava in questo “tesoretto”, composto anche dalle somme da lui sborsate nel 2021 per l’acquisizione all’asta del club del Riviera delle Palme. Con la concorrenza della Reale Mutua, la cifra a favore dell’imprenditore romano si ridurrebbe notevolmente.
Potrebbe aggirarsi intorno ai 50.000 euro, forse anche meno. Una goccia nel mare di debiti sportivi, circa mezzo milione di euro che Renzi dovrà pagare entro il 30 giugno pena la mancata iscrizione al prossimo campionato di Serie D.
I tempi per l’accertamento delle somme dovute dovrebbero essere brevi con il Tribunale di Ascoli che starebbe analizzando anche il quantum incassato dai premi preparazione dei calciatori transitati per la Samb di Serafino come, ad esempio, Masini dal Genoa.
Renzi per ovviare alle numerose incombenze, si sta giocando l’ultima carta a sua disposizione per provare a regolarizzare le diverse posizioni aperte.
Utilizzando, infatti, quei crediti fiscali che nell’estate del 2021 costarono alla Samb la Serie C, l’imprenditore romano sta provando a pagare qualche fornitore.
Sembra che tale operazione, almeno in questi casi, stia dando buoni frutti.
Difficile, però percorrerla per effettuare il pagamento dei calciatori e dello staff tecnico. Questa sì, ostativa per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D.
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