La zona è quella di Via Copernico, a due passi dal mattatoio comunale di Ascoli. Le tristi immagini parlano da sole. Habemus discarica abusiva. Un’altra. In questa versione, inedita, più ricca di pezzi d’auto, di carrozzerie in particolare. Che sia un indizio?
Ma non mancano anche altri generi: divani, libri, quadri, mobilia e chi più ne ha più ne metta. C’è persino una bandiera dell’Italia. Chissà, dopo la mancata qualificazione ai Mondiali, magari qualche tifoso deluso e preso dallo sconforto. Immaginiamo già la scena. Tarda ora, poca luce, il furgoncino passa furtivo lontano da occhi indiscreti, deposita i suoi rifiuti alla chetichella poi continua lungo la stradina fino ad arrivare al mattatoio e riportarsi sulla Piceno Aprutina come se nulla fosse. Cotto e mangiato. Lindo e pinto. E raccolta differenziata a farsi benedire.
Purtroppo non si tratta della prima, e temiamo neanche dell’ultima, situazione dove si manifestano contemporaneamente maleducazione, inciviltà, disagio e idiozia. Negli anni, le segnalazioni dei cittadini più responsabili, e questo è il lato migliore della faccenda, si sono moltiplicate. Dalla zona industriale al centro storico, dalle strade di campagna meno battute alle frazioni.
Noi, come al solito, ci limitiamo a dedicare loro il doveroso e giusto spazio. Sperando che chi dovere non se la prenda troppo. E ponga rimedio, com’è giusto che sia.
Lu. Ca.
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