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L’Ascoli verso il suo 27° campionato di Serie B, ad agosto si riparte

SERIE B - Alla vigilia della stagione l’obiettivo erano i playoff che, nonostante l’andamento altalenante e un cambio di allenatore, sono stati raggiungibili fino all’ultima giornata. In archivio un campionato caratterizzato dalla cronica difficoltà di andare a rete. Ecco tutti i numeri dell’Ascoli 2022-2023. Ora spazio a vacanze e mercato
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di Andrea Ferretti

 

Se segni appena 40 gol e perdi 15 partite su 38 devi solo gioire per aver centrato l’obiettivo salvezza. Che, va sottolineato, non era il traguardo di inizio stagione di una squadra reduce dalla favolosa galoppata chiusa a quota 65, prima dell’eliminazione ai playoff col Benevento che ancora grida vendetta. L’Ascoli resta dunque in Serie B, un lusso per una squadra che, nonostante il glorioso passato, una piazza e un tifo da Serie A, è pur sempre la squadra di una città che, per popolazione, in provincia è scesa al secondo posto dopo San Benedetto ed è la quinta nelle Marche dietro Ancona, Pesaro, Fano e appunto San Benedetto. In queste città, ma anche in altre (capoluoghi di provincia e non), troviamo squadre come la Sambenedettese dall’incerto futuro societario che si è salvata in Serie D, lo stesso campionato del Fano. O come la Fermana che sta in C insieme all’Ancona (sta disputando i playoff), alla Recanatese (la matricola resta in terza serie grazie ai gol degli ex bianconeri Sbaffo e Carpani) e alla Vis Pesaro che si è salvata per il rotto della cuffia. O come la Civitanovese promossa sì, ma in Eccellenza, dove ritrova Maceratese e Jesina che hanno chiuso un torneo, vinto dall’Atletico Ascoli che sale in D, alquanto anonimo.

 

Dopo questo quadro geo-calcistico, torniamo alle ferite bianconere. Anche l’epilogo di Reggio Calabria ha confermato la costante della stagione: la cronica fatica ad andare in gol. E non è un caso che a sfiorare la rete che poteva valere i playoff sia stato un difensore (Simic) in una squadra che vede il suo miglior marcatore in Gondo: sette reti, di cui tre in un colpo solo a Palermo, compresi tre rigori. Gol pesanti che hanno, per fortuna, poetato diversi punti alla causa bianconera. Con numeri così l’Ascoli ha chiuso a metà classifica: 11° posto come Pisa e Como.

 

Quello che il Picchio andrà a disputare, a partire dal 19 agosto, sarà il 27° torneo di B, lo stesso numero di posizione che occupa nella “classifica perpetua” della cadetteria dove figurano ben 144 squadre. L’Ascoli in B ha disputato 1.039 partite in perfetto equilibrio con 368 vittorie, 322 pareggi, 369 sconfitte e differenza reti di -4, e raccolto 1.410 punti. Disputando il prossimo campionato, soffierà il 26° posto alla Salernitana che sta in A. Ventisette campionati di B che, sommati ai 16 di A, fanno 43 stagioni nel calcio che conta negli ultimi cinquant’anni. Tanta roba.

 

Tornando alla stagione che si appena conclusa, l’Ascoli ha disputato 40 partite: 38 di campionato (13 vittorie, 11 pareggi, 16 sconfitte) e 2 di Coppa Italia (1 vittoria e 1 sconfitta ai rigori). Ha segnato 45 gol: 40 in campionato (compreso l’autogol di Cerri in Ascoli-Como 3-3) e 5 in Coppa. Ne ha subìti 51: 47 in campionato e 4 in Coppa. Non consideriamo ovviamente l’interminabile serie di rigori della gara di Coppa Italia con la Sampdoria.

 

Il problema del gol lo evidenzia anche il fatto che sono solo quattro le avversarie meno prolifiche: Ternana 37, Brescia 36, Cittadella 34 e il retrocesso Benevento 33. L’Ascoli si è salvato soprattutto perchè ha retto la difesa dove hanno giganteggiato Leali e Botteghin. I bianconeri hanno infatti subìto 47 gol mettendosi alle spalle ben nove squadre: Como 48, Palermo e Benevento 49, Spal 51, Perugia e Ternana 52, Modena e Cosenza 53, Benevento 57.

 

CAMPIONATO (impiegati 33 giocatori)

 

PRESENZE: 37 Eric Botteghin, 36 Michele Collocolo, 34 Cedric Gondo, 33 Fabrizio Caligara e Federico Dionisi, 30 Pedro Mendes, 28 Marcel Buchel, 27 Christopher Lungoyi e Nicola Falasco, 26 Lorenco Simic e Mirko Eramo, 25 Nicola Leali, 24 Claud Adjapong, 23 Samuel Giovane, 22 Marcello Falzerano, 20 Francesco Donati; 18 Danilo Quaranta, Simone Giordano e Giuseppe Bellusci, 14 Francesco Forte, 13 Davide Marsura e Amato Ciciretti, 12 Enrico Guarna, 11 Soufiane Bidaoui, 10 Federico Proia, 6 Alessandro Salvi; 2 Aljaz Tavcar, Noam Baumann e Alessio Re; 1 Alassane Sidibe, Filippo Palazzino, Dario Saric, Anthony Fontana

 

RETI: 7 Gondo (3 rigori), 5 Dionisi (1 rigore), 4 Collocolo, Mendes; 3 Botteghin, Forte, Marsura; 2 Simic, Ciciretti, Caligara (1 rigore); 1 Lungoyi, Donati, Adjapong, Buchel

 

 

COPPA ITALIA (impiegati 25 giocatori)

 

PRESENZE: 2 Donati, Botteghin, Giordano, Giovane, Caligara, Lungoyi, Bidaoui, Falzerano; 1 Leali, Bellusci, Saric, Fontana, Buchel, Ciciretti, Dionisi, De Paoli, Guarna, Tavcar, Falasco, Adjapong, Collocolo, Eramo, Quaranta, Gondo, Mendes

 

RETI: 1 Saric, Falzerano, Fontana, Collocolo e Donati


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