di Salvatore Mastropietro
Si sta chiudendo in un clima di gioia e relax la stagione sportiva in casa Ascoli. Dopo la visita alle scuole di Acquasanta, dove la squadra bianconera è stata accolta dall’entusiasmo di circa 200 alunni, questa sera il gruppo in gran completo si riunirà per la consueta cena di fine di campionato. Da domani i calciatori saranno ufficialmente in vacanza, mentre a livello societario e dirigenziale inizieranno giorni molto caldi per gettare le basi in vista della prossima annata. Il primo tema da affrontare sarà senz’altro quello relativo all’allenatore. Il contratto di Roberto Breda scade il prossimo 30 giugno, ma per il momento – tenendo sempre in considerazione che le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo – tutto fa pensare al fatto che da parte dell’Ascoli arriverà al tecnico la proposta di continuare il proprio percorso sotto le Cento Torri.
Se ne saprà di più entro l’inizio della prossima settimana. Intanto Roberto Breda ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della web tv bianconera proprio a margine della visita odierna agli alunni delle scuole di Acquasanta Terme: «Andare nel territorio serve per far vedere che ci siamo e che questa squadra è vicina a tutti. Serve anche a noi per conoscere meglio queste zone, in particolare queste che hanno subito cose molto pesanti. Io ho vissuto fisicamente il terremoto di Modena, è una cosa tragica che ti porti dietro nel tempo e lo è ancora di più quando perdi affetti o valori come la casa. Lo sport è bello perché veicola messaggi, qui ci hanno accolto con cori da ultras nonostante l’età. La passione per l’Ascoli non vive solo in città, ma in tutto il territorio con una forza impressionante. Bisogna sempre guardare avanti e rimboccarsi le maniche».
A distanza di una settimana dalla sconfitta al “Granillo” contro la Reggina, mister Breda è tornato sull’amarezza che inevitabilmente c’è per non aver centrato il traguardo playoff: «Io sono convinto che il nostro gruppo fosse forte. Abbiamo dato tutto, è vero che potevamo fare qualcosa in più ma è altrettanto vero che negli episodi non siamo stati fortunatissimi. Bisogna sempre guardare avanti senza avere rammarico, ci siamo impegnati e ci abbiamo provato fino agli ultimi minuti. Questa deve essere la base per tutti noi, a prescindere da dove e come, per trasformare questa insoddisfazione nella voglia di fare ancora meglio e di migliorarsi sempre».
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