L’alluvione che si è abbattuta sull’Emilia Romagna ha messo in moto la macchina della solidarietà che da sempre caratterizza l’Italia.
«Chi può si è messo a disposizione, a più livelli. Noi – racconta Francesco De Angelis, amministratore delegato di Ecoelpidiense ed Ecoinnova – siamo stati contattati dall’azienda Hera Spa che gestisce la raccolta rifiuti nella zona colpita dall’alluvione in Romagna. Le nostre società da anni hanno rapporti con Hera, collaboriamo e, quando ci ha chiamato, non abbiamo esitato. L’alluvione che ha colpito le province di Rimini e Faenza ha impattato anche sui mezzi di Hera. Per questo hanno lanciato l’appello. Come Ecoelpidiense ed Ecoinnova abbiamo subito risposto. Ma è evidente che non basta il mezzo, serve anche il personale».
Per Ecoinnova è partito un camion con il ragno-gru e un grande cassone che serve per portare via i rifiuti che si stanno accatastando. «Purtroppo – aggiunge De Angelis – spesso sono gli oggetti e i mobili di chi ha visto l’acqua entrare dentro casa. Un quantitativo che una città produrrebbe in decine di anni. Ci sono cataste di rifiuti ovunque. Sono così tanti i comuni colpiti, che il camion elpidiense da solo si sta occupando di Cervia con una ventina di viaggi al giorno dal punto di stoccaggio creato dalla Protezione Civile fino ai piazzali stabiliti dalla Regione».
Si lavora in condizioni davvero molto complicate essendo molte strade ancora piene d’acqua. «Un camion-spurgo con due operai sta invece pulendo i tombini e levando il fango dalle strade e dai marciapiedi di Cesena. Diverse società di spurgo hanno inviato mezzi da ogni parte d’Italia per cercare di eliminare l’acqua dai fondaci, garage e primi piani. E in più con getti d’acqua puliti, essendo dotati di idrante, ripuliscono i marciapiedi e al contempo si occupano di pulire le caditoie per evitare così nuove emergenze. Quindi si tratta di un lavoro di ripristino e di prevenzione».
«I nostri tre dipendenti – prosegue l’ad – hanno volontariamente scelto di partire per la Romagna. La mole d’acqua e i detriti accumulati in poco tempo hanno intoppato tutte le caditoie e gli scoli che portano alle fognature. Loro stanno lavorando quindici ore al giorno, ma lo fanno sapendo che solo così la normalità potrà tornare. Per questo – conclude De Angelis – li voglio ringraziare. Sono Fiorindo Santini, Emanuele Monti e Maicol Fortuna. “Hera” si impegna al loro vitto e alloggio, noi ovviamente alle giornate di lavoro».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati