di Maria Nerina Galiè
«Una giornata all’insegna dello sport, ma soprattutto dell’unità della nostra provincia e dei due ospedali (il “Mazzoni” di Ascoli ed il “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, ndr) che lavorano insieme».
Lo ha detto il sindaco di Grottammare, Alessandro Rocchi, durante la manifestazione – di festa più che di competizione – che ha visto fronteggiarsi in campo, allo stadio “Pirani” di Grottammare, la squadra del “Mazzoni” e quella del “Madonna del Soccorso”.
L’incontro è finito 4 a 2 per i bianconeri, gli operatori sanitari in campo, infatti, indossavano i colori di Ascoli Calcio e Samb.
A portare alla vittoria il “Mazzoni” sono stati una doppietta dell’infermiere Giacomo Bachetti e le reti del collega Federico Lazzarini e del tecnico di Radiologia Adriano Di Girolami.
Per il “Madonna del Soccorso i “bomber” sono stati l’oss Davide Miniscalco e l’infermiere Roberto Fabiani.
Infermieri, oss, autisti di ambulanza, tecnici di radiologia, medici. Nessuno si è tirato indietro per comporre la rosa, rappresentativa dei due ospedali, e divertirsi insieme con i colleghi, sugli spalti, numerosi come molti cittadini.
L’evento che aveva un risvolto anche sociale, con la presenza di ospiti d’onore: i “Mirmidoni Piceni”, la squadra di hockey su carrozzine elettriche, e l’Associazione italiana persone down (Aipd), sezione di Ascoli e San Benedett0.
Le associazioni sono state premiate dagli organizzatori, come pure la Croce Rossa, che ha dispensato gratuitamente controlli dei parametri vitali, ma ha anche prestato soccorso per qualche ginocchio sbucciato, degli atleti per un giorno.
Non è mancata la commozione nel ricordo dei colleghi prematuramente scomparsi Stefano Troiani e Ilenia Odoardi.
Ottima direzione da parte della terna arbitrale, con tanto di tesserino, ai quali le squadre hanno voluto riconoscere un simbolo di gratitudine.
Suggestivo l’ingresso in campo: calciatori e bimbi, figli loro o di colleghi e piccoli parenti, mano nella mano, come si usa nelle partite “importanti”.
Ma anche questa lo era, perché il massaggio lanciato è volto a superare campanilismi e prese di posizioni strumentali e domenica a trionfare, senza dubbio, è stata l’amicizia.
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