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Il valzer delle nomine di Ast Ascoli, il Pd: «Sanità picena e marchigiana allo sbando, crisi irreversibile»

DOPO gli ultimi avvicendamenti al vertice è durissima la presa di posizione del Circolo Sanità dem di Ascoli. La segretaria Manuela Marcucci spara a zero: «I cittadini sono costretti ad assistere all'ennesima notte dei lunghi coltelli sulla nomina dei direttori, chi governa la Regione dà vita a un indecente balletto di nomine e guerre di potere». Frecciate anche per i primi cittadini Marco Fioravanti (Ascoli) e Antonio Spazzafumo. Un appello affinchè si convochi la "conferenza dei sindaci"
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Gli ospedali di Ascoli e San Benedetto, a destra Palazzo Raffaello sede della Regione Marche

di Andrea Ferretti
«Mentre la Sanità picena e marchigiana è allo sbando e si avvia verso una crisi che appare irreversibile, i cittadini sono costretti ad assistere all’ennesima notte dei lunghi coltelli sulla nomina dei direttori. I partiti di destra si azzuffano tra loro per spartirsi poltrone e pezzi di potere sulla pelle e sulla salute dei cittadini mentre i pronto soccorso scoppiano, le liste d’attesa si allungano, fino a non prendere più prenotazioni, se non quelle a pagamento, si va verso l’accorpamento di molti reparti e il personale a tempo determinato tira avanti a colpi di contratti mensili, tra sconcerto, frustrazione e incertezza verso il futuro. Ormai chi lavora negli ospedali e chi ha bisogno di servirsene naviga nel buio di una Sanità sempre meno pubblica».
E’ durissima la presa di posizione del Partito Democratico di Ascoli che, attraverso la segretaria del locale Circolo Sanità, Manuela Marcucci, punta il dito sugli ultimi avvenimenti della Sanità Picena.
Dalla “comparsata” di Vania Carignani come commissario straordinario del dopo Massimo Esposito, alla nomina di Roberto Grinta “ad interim” perchè aveva mantenuto il ruolo di commissario all’Ast di Fermo, al ventilato arrivo – non c’è stata alcuna ufficialità ma evidentemente gli spifferi a Palazzo Rafaello sono fortissimi – di Massimo De Fino come direttore generale il quale, durante il recente valzer delle nomine dei direttori delle Ast, andato in scena ad Ancona nel corso della riunione-fiume della giunta regionale, avrebbe (il condizionale è d’obbligo, ma è così) rinunciato spianando la strada alla nomina di Nicoletta Natalini che entrerà in servizio non prima del 16 luglio. Per questo non è finita: in attesa del suo arrivo, ad essere nominato commissario straordinario è stata Maria Capalbo.
Innegabile che sul  vertice della Sanità della provincia di Ascoli c’è stata, e c’è ancora, una certa confusione. Che non fa bene alla Sanità, ai cittadini e alla politica da ovunque la si guardi. Lo dicono i fatti, lo racconta la cronaca del “calcio minuto per minuto” applicato ad un settore fondamentale e delicatissimo non solo per il territorio piceno. E non si tratta di discussioni da bar di chi sta facendo le previsioni sulla finale di Champions Manchester City-Inter. Aridateci i vecchi Istituti Riuniti di Curva e Ricovero.

Manuela Marcucci

«Chi governa la Regione Marche – insiste Manuela Marcucci – sta dando vita a un indecente balletto di nomine e guerre di potere. La prima cosa che si osserva, in tutto questo, è che si sta rinominando tutto il management scelto dalle passate giunte del centrosinistra. Ma allora, se è vero quel che dicono Acquaroli e Saltamartini, e cioè che bisognava cambiare tutto, perché vengono scelte ancora le stesse persone di prima? La risposta è semplice: è la prova provata del fatto che il caos è stato generato da questa Amministrazione regionale».

Nel mirino del Pd non solo Ancona, ma anche Ascoli e San Benedetto, ovvero i sindaci Marco Fioravanti e Antonio Spazzafumo. «Nel Piceno gli effetti del disastro si vedono in maniera ancora più chiara. In un anno e mezzo sono stati cambiati ben sei professionisti tra direttori e commissari, record terrificante avvenuto nel silenzio complice dei sindaci Fioravanti e Spazzafumo».
«Nei prossimi mesi – aggiunge la Marcucci – organizzeremo iniziative di protesta e proporremo anche soluzioni concrete ai problemi che si vanno accumulando. È necessario uscire da questa situazione e non abbiamo alcuna intenzione di scivolare nelle sterili polemiche della destra. Inoltre rispediamo al mittente il tentativo di associare politicamente il Pd alla nuova direttrice sanitaria, alla quale va ovviamente un augurio di buon lavoro. Ma, come accaduto anche in passato, non le faremo alcuno sconto e valuteremo con attenzione ogni sua decisione perché nella Sanità non contano le appartenenze ma le professionalità. Facciamo un appello – conclude – a tutti i sindaci del Piceno perché convochino la conferenza dei sindaci, il luogo in cui vanno affrontate le numerose e sempre più gravi criticità del nostro sistema sanitario».

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