di Andrea Ferretti
Uno spettacolo mozzafiato. Di solito si dice così, ma quello che è avvenuto oggi, domenica 4 giugno, a San Benedetto è stato proprio un evento di quelli da lasciare davvero a bocca aperta. Sono rimasti senza parole chi non l’aveva mai visto, chi ne aveva visto qualche spezzone in tv o sui social, chi aveva ancora negli occhi le immagini dell’ultimo Air Show che premiò la Riviera delle Palme nell’estate 2019, l’ultima prima della pandemia covid e di tutte le restrizioni.
Alle ore 17 in punto, dopo vari “antipasti” che l’Aeronautica ha cominciato a servire venerdì – prove ed esibizioni con aerei ed elicotteri di diverse tipologie, compreso il nuovo elicottero della Guardia Costiera – grazie alla fonica della spiaggia, la voce dello speaker ha raggiunto migliaia di persone disseminate sul lungomare, tra gli ombrelloni e sulla battigia. E’ così che ha annunciato l’arrivo dei dieci aerei MB-339PAN, personalizzati ad hoc per la leggendaria Pattuglia Acrobatica (313° Gruppo Addestramento Acrobatico) meglio conosciuta e ammirata in tutto il mondo come “Frecce Tricolori”.
I velivoli si sono alzati in volo dall’aeroporto di Pescara, dove stazionavano da tre giorni per gli ultimi dettagli, e vista la loro velocità, in pochissimi minuti sono piombati su San Benedetto, provenienti da sud-ovest, materializzandosi all’improvviso sulle teste di migliaia di persone in attesa.
Subito il saluto con il rilascio degli inconfondibili fumi bianchi, rossi e verdi, la bandiera del’Italia. Per l’azzurro dell’Aeronautica ci ha pensato invece il cielo e un meteo che, almeno per l’occasione, è stato clemente dopo l’andazzo degli ultimi giorni con vacanzieri in ammollo al mattino e con il golf nel pomeriggio: in effetti c’era poco da fidarsi. E’ andata bene, il giusto premio per un evento difficile da dimenticare per chi ha avuto la possibilità di assistervi.
Lo speaker ha illustrato tutte le manovre, le evoluzioni e i “giochi” presentati dai dieci piloti dell’Aeronautica Militare che hanno quasi sempre operato in nove (maggiori e capitani) visto che il capo pattuglia, un tenente colonnello, si è spesso esibito in manovre solitarie ricongiungendosi puntualmente ai colleghi. Manovre incredibili con gli aerei le cui ali, in alcune configurazioni come il mitico “rombo”, erano distanti meno di due metri, come ha confermato il capo pattuglia in viva voce dal suo aereo. Da non credersi.
Emozionante il gran finale sulle note della “Turandot” di Puccini con l’inconfondibile voce del grande Luciano Pavarotti. Oltre a manovre che vengono ripetute da tanti anni (la Pattuglia Acrobatica si è formata nel 1961), per questo centenario dell’Aeronautica Militare sulla spiaggia e sul mare di San Benedetto sono state presentate anche alcune novità studiate e pianificate negli ultimi anni.
In mattinata c’è stato anche un doveroso omaggio alla città di San Benedetto e alla sua squadra di calcio, la Sambenedettese, che quest’anno festeggia il centenario. Ecco allora che durante le evoluzioni sono state rilasciate scie di fumo rosso e blù: i colori della città e della Samb.
Perfetta anche l’organizzazione a terra e in mare. Fin dal mattino il lungomare è stato interdetto al traffico veicolare. Poi, dopo che le “Frecce Tricolori” hanno salutato riprendendo la rotta per l’aeroporto di Pescara, la viabilità è pian piano tornata alla normalità. Ma lungo la Statale Adriatica, la sopraelevata e la superstrada Ascoli-Mare si sono registrate lunghe code (auto a passo d’uomo) per un paio d’ore.
E’ avvenuto dopo che si sono svuotate le aree della città individuate come parcheggio. Per tutto il giorno nessun bagnante ovviamente in acqua per questioni di sicurezza, con la vigilanza ai massimi livelli sia sulla riva che in mare dove hanno sempre stazionato mezzi di Capitaneria di Porto, Guardia Costiera e Aeronautica. La giornata si è poi conclusa con il solito temporale, ma questa purtroppo ormai non è più una novità.
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IL BENVENUTO DI SAN BENEDETTO ALLE “FRECCE TRICOLORI” ALL’AEROPORTO DI PESCARA
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