di Andrea Ferretti
Da indagato a denunciato il passo è breve, anzi brevissimo. Indagato è il termine che di solito si usa in attesa della formalizzazione della denuncia. E’ proprio quello che, nel giro di poche ore, è avvenuto a Foligno dopo la rissa scoppiata al Campo dei Giochi della Quintana domenica sera al termine delle prove ufficiali.
Luca Innocenzi, cavaliere del Rione Cassero, conosciuto in tutto il centro Italia, ma non solo, per essere protagonista di diverse Giostre cavalleresche, che da diversi anni riesce quasi sempre a vincere, era tra le persone coinvolte nella maxi scazzottata avvenuta in tribuna. Botte da orbi tra rionali del Cassero e quelli del Morlupo tra i quali, evidentemente, non corre buon sangue.
Luca Innocenzi, folignate di 41 anni, è stato denunciato per rissa aggravata insieme ad altre quattro persone. Ma l’elenco sembra destinato ad allungarsi visto che i poliziotti del Commissariato di Foligno stanno proseguendo con le indagini fatte di testimonianze, foto e video girati dagli stessi agenti. Sarebbero state individuate almeno altre cinque persone.
L’accusa è pesante e lascia senza parole il fatto che Innocenzi era sceso da poco da cavallo dopo aver stabilito il miglior tempo delle prove in vista della prima edizione della Quintana: la Giostra della Sfida del 17 giugno. Quella della Rivincita è in programma il 17 settembre.
Per quanto riguarda la conta dei feriti, la peggio è toccata a un rionale di 25 anni del Morlupo che ha riportato la frattura del setto nasale. Altri due hanno avuto cinque e dieci giorni di prognosi al Pronto Soccorso del locale ospedale.
Su quanto accaduto a Foligno è stato aperto un fascicolo dalla Procura dells Repubblica di Spoleto. Per i Daspo, che questo punto appaiono scontati, dovrà invece pronunciarsi il questore di Perugia al quale relaziona il Commissariato di Foligno.
A parte la giustizia ordinaria, sarà determinante la decisione che adotterà la “commissione giustizia e disciplina” dell’Ente Giostra della Quintana. E’ probabile una squalifica del cavaliere più vincente in circolazione, uno dei migliori di tutti i tempi.
A questo punto è quasi impossibile vedere Innocenzi al via della Quintana di Foligno del 17 giugno, forse anche a quella di settembre. A scanso di equivoci, il priore del Morlupo ha chiesto un responso prima del 17 giugno.
In stato di allarme – e che allarme – il Rione Cassero che si sta già guardando intorno per un eventuale sostituto. Anche nelle città che ospitano Giostre di questo genere, dove Innocenzi è fra i cavalieri in gara, c’è grande fibrillazione.
Compresa ovviamente Ascoli dove il suo Sestiere di Porta Solestà, al quale ha regalato ben 15 Palii, è in attesa di conoscere l’esito di questa brutta vicenda che ha senza dubbio gettato un velo di tristezza sul mondo delle rievocazioni storiche.
Da oltre cinque secoli si parla di “cavaliere senza macchia e senza paura”. Con questo appellativo era conosciuto il condottiero francese Pierre Terrayl di Bayard che visse a cavallo del 1500 e divenne celebre per le sue grandi imprese. In Italia è noto anche come “il Baiardo”.
Innocenzi – cavaliere senza paura, ma ora non senza macchia – come tutti i protagonisti della Quintana di Foligno assume un nome finto in occasione delle Giostre della sua città. Il cavaliere del Rione Cassero, cioè lui, è chiamato “Il Pertinace”: sinonimo di tenace, ostinato, irriducibile e accanito.
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