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Disco orario in Viale De Gasperi, spaccatura fra commercianti e residenti del quartiere Sant’Antonio

SAN BENEDETTO - Esercenti favorevoli all'iniziativa, che favorirebbe il ricambio continuo di clientela. Misura inaccettabile, invece, per gli abitanti di zona: il Comune pensa ad una sperimentazione di un mese o due
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L’assemblea di quartiere Sant’Antonio al parco Wojtyla

 

di Giuseppe Di Marco

 

Una sperimentazione di uno o due mesi prima di prendere una decisione definitiva: è quanto avrebbe in animo di fare l’Amministrazione comunale sull’instaurazione del disco orario ai parcheggi gratuiti di Viale De Gasperi.

 

Il compromesso, soprattutto, servirebbe a mettere tutti d’accordo, commercianti e residenti, su un’iniziativa capace di spaccare il quartiere Sant’Antonio e che rischia di generare non poco malcontento in una delle zone più popolose della città. Il tutto è stato discusso ieri sera in assemblea di quartiere, tenutasi al parco “Wojtyla” in presenza dell’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli e di alcuni referenti del comitato, tra cui il vicepresidente Tony Alfonsi.

 

La proposta è stata avanzata da alcuni commercianti le cui attività si affacciano proprio in Viale De Gasperi, ed era stata prospettata dal vertice comunale ai residenti in un recente incontro. Nel dettaglio, si tratterebbe di instaurare il disco orario su entrambi i lati dello spartitraffico dall’incrocio con Via Montello a quello di Via Abruzzi: mezzo chilometro di posti auto, su una delle strade più frequentate di San Benedetto.

 

Ad appoggiare l’operazione sono stati alcuni esercenti di quartiere: costretti a spostare l’auto, gli automobilisti lascerebbero spazio a nuovi clienti, che peraltro lamentano spesso proprio la mancanza di rettangoli per la sosta. Prevedibile la reazione dei residenti: Sant’Antonio è uno dei quartieri più popolosi della Riviera, e mettere il disco orario vorrebbe dire obbligare gli abitanti a cercare parcheggio altrove, in continuazione.

 

Per questo, l’Amministrazione avrebbe pensato ad una via di mezzo, inserendo il disco orario per uno o due mesi prima di adottare una decisione definitiva. «Quando si incontrano esigenze contrapposte è normale che il dibattito si accenda – ha affermato Bruno Gabrielli a margine dell’incontro – Per i commercianti il disco orario sarebbe funzionale alla propria attività. I cittadini sono perlopiù contrari, anche se Albula Centro sarebbe maggiormente propenso. È anche vero che i problemi di viabilità vanno risolti a monte. La nostra amministrazione, in tal senso, intende portare avanti l’iniziativa del Piano urbano di mobilità sostenibile (Pums): questo ci permetterà di individuare strategie per la pedonalizzazione del centro».


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