Si va verso la mobilitazione nella Rsa di San Benedetto, dove la Cgil funzione pubblica lancia l’allarme sulle «gravissime condizioni di lavoro all’interno della struttura, lesive dei diritti dei lavoratori».
La mobilitazione ha incassato il sostegno anche dalla Cgil di Ascoli, della Filcams Cgil (commercio) e dallo Spi Cgil (pensionati), e al presidio sarà presente anche Matteo Pintucci, Segretario Generale della Cgil funzione pubblica Marche.
«Ci mobiliteremo con forza contro l’operato del gruppo Kos Care, colosso della Sanità Privata e gestore della Rsa e del Centro Diurno – dichiara Viola Rossi, Segretaria Generale della Cgil fp di Ascoli – e lo faremo con un presidio dalle ore 13 alle ore 15 davanti alla Residenza San Giuseppe di martedì 13 giugno.
La società sta deliberatamente venendo meno ad un accordo sindacale inerente all’organizzazione del lavoro e da settimane l’organizzazione è allo sbando.
Solo per fare un esempio, degli 11 operatori che erano previsti per il turno mattutino, l’azienda sta imponendo di lavorare costantemente sotto personale addirittura di 3 o 4 unità.
Ciò comporta, oltre ad un ovvio sovraccarico sui lavoratori, anche un calo netto della qualità della cura. Considerando che la struttura, di 5 piani, ospita sino a 100 utenti.
Nel poco tempo che l’azienda permette ai pochi dipendenti di dedicare ai tantissimi utenti, è possibile a malapena occuparsi dell’igiene personale degli ospiti».
Per queste ragioni la Cgil fp ha trasmesso una segnalazione agli organi istituzionali competenti. Abbiamo tuttavia ricevuto risposta solo dall’Ast, che ci ha scritto di necessitare maggiori approfondimenti. Sconcertante invece, l’assoluto silenzio del sindaco di San Benedetto, primo responsabile del diritto alla salute dei suoi concittadini, e dell’assessorato alla Sanità regionale che è responsabile dell’autorizzazione e dell’accredito delle strutture private.
«E’ pericolosissima la piega che sta prendendo nel Piceno l’assistenza alla persona demandata ai soggetti privati – afferma Barbara Nicolai, segretaria generale della Camera del Lavoro Cgil di Ascoli – perché ci restituisce una disattenzione delle Istituzioni verso un diritto inviolabile, quello alla Salute, che la stessa Costituzione definisce fondamentale e che siamo chiamati a difendere sia sul territorio che a livello nazionale».
Se ciò non bastasse, già dal mese corrente, i lavoratori vedranno applicarsi un nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, quello siglato da Confcommercio e sottoscritto con alcune Organizzazioni Sindacali. Tale contratto, oltre ad essere peggiorativo delle condizioni dei dipendenti, non è assolutamente in linea con quelli di settore. Nonostante le pressioni ricevute, la Cgil (Fp e Filcams) ha deciso di non sottoscrivere tale Contratto: «Scelta che insieme rivendichiamo a difesa della tutela di lavoratrici e lavoratori, ma non solo, anche a tutela degli utenti, e in coerente contrarietà all’avanzante idea della mercificazione della salute».
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