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Esami di maturità, sui banchi 3.658 studenti nelle province di Ascoli e Fermo

SCUOLA - Tutti pronti ad affrontare la prima prova (Italiano) di mercoledì 21 giugno e la seconda di giovedì 22. Nelle Marche i maturandi sono 13.669 di cui due ammessi per merito. Nell'Ascolano e nel Fermano si svolgeranno in 60 sedi
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di Cristina Mignini

Conto alla rovescia per i 3.658 i maturandi delle province di Ascoli e Fermo che il 21 giugno affronteranno la prima prova dell’esame di maturità post pandemia, nelle 60 sedi dislocate nel territorio.

 

Nelle Marche saranno complessivamente 13.669 gli studenti – di cui 13.477 interni e 192 esterni – che mercoledì 21 giugno alle ore 8,30 si siederanno sui banchi per la prima prova di Italiano della durata di sei ore. L’avvio delle prove conclusive del secondo ciclo di istruzione coinvolgerà 4.028 studenti della provincia di Ancona, 3.658 delle province di Ascoli e Fermo, 2.987 della provincia di Macerata e 2.996 della provincia di Pesaro Urbino. Da queste ultime, provengono gli unici due candidati che accederanno “per merito”.

 

In un periodo segnato dalla pandemia covid, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha indicato l’esame come una sorta di rito di passaggio per la cosiddetta “generazione covid” degli studenti. Superata la fase dell’emergenza sanitaria infatti, l’esame di Stato torna alla normalità.

 

Mercoledì 21 giugno i candidati potranno scegliere una delle sette tracce che il Ministero metterà a disposizione per tutti gli indirizzi di studio: quello artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. I sette titoli selezionati in questi giorni, come ha reso noto il Ministero dell’Istruzione, sono custoditi in un plico telematico che le scuole potranno aprire solo quando si svolgerà il primo scritto di Italiano. Impossibile conoscerne il contenuto se non attraverso le previsioni e supposizioni immancabili ogni anno. Nel tema, oltre alla padronanza della lingua italiana, verranno valutate le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti.

 

Giovedì 22 giugno appuntamento con la seconda prova su una o più discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli Istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verterà su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline.

 

Un avvertimento per tutti tuona dalle disposizioni ministeriali: vietati cellulari e dispositivi elettronici. Agli studenti sempre più digitali, viene ribadito il divieto di qualsiasi supporto tecnologico e wireless durante lo svolgimento delle prove scritte: niente cellulari, smartphone e smartwatch per consultare file, inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere.

 

In caso di violazione, si applicheranno le norme sui pubblici esami che prevedono l’esclusione da tutte le prove di esame, un rischio davvero non correre! Una precisazione è d’obbligo: sono escluse dal divieto le calcolatrici scientifiche e/o grafiche.

 

L’ultimo step è il colloquio in chiave multi e interdisciplinare su cui, il ministro Valditara rivolgendosi agli studenti nel corso della puntata della rubrica “Il Ministro risponde” ha così precisato: «L’orale non sarà una interrogazione classica ma un dialogo per far emergere i collegamenti, attraverso le conoscenze acquisite, che la commissione valuterà sotto il profilo educativo, culturale e professionale dei candidati».

 

Ogni generazione porta con sé il ricordo della fatidica notte prima degli esami che resterà nella memoria per sempre. Al di là degli esami che non finiscono mai, la maturità resta una fase importantissima nella vita di tutti, per i legami costruiti, gli episodi e le storie vissute che l’ambito diploma custodirà come la più bella delle esperienze. Viva il lupo maturandi.

 

 


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