di Federico Ameli
«Abbiamo fortemente voluto portare il mondo dell’internazionalizzazione nelle Marche e, grazie a un grande sforzo collettivo, l’incontro di stamattina rappresenta a tutti gli effetti gli Stati generali del Made in Italy nel mondo».
Esordisce cosi Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche, nell’inaugurare ufficialmente la 32esima convention mondiale delle Camere di Commercio italiane all’estero, organizzata dalla Camera di Commercio delle Marche e Assocamerestero in collaborazione con Unioncamere e Regione Marche, che per questa edizione ha fatto tappa nelle Marche e nel Piceno, terra di artigianato e di piccola e media impresa.
Saranno proprio le Pmi e l’apertura alle opportunità offerte dai mercati esteri il filo rosso di una cinque giorni interamente dedicata all’export e all’internazionalizzazione, con il sistema camerale a fungere da fondamentale nodo di aggregazione della comunità imprenditoriale italiana diffusa nel mondo.
Grazie alla volontà e allo sforzo organizzativo di Assocamerestero, Unioncamere e Camera di Commercio delle Marche, 178 delegati provenienti da ogni angolo del pianeta si sono dati appuntamento nell’auditorium Raffaello di Colli del Tronto per confrontarsi e ragionare insieme su una sempre più proficua collaborazione tra aziende, intermediari e istituzioni, con la realtà economica marchigiana e del Piceno e il suo variegato mosaico imprenditoriale costantemente sullo sfondo.
A fare gli onori di casa nella mattinata inaugurale di venerdì 16 giugno, ovviamente, il presidente Gino Sabatini, ideatore della kermesse.
«Ringrazio i presidenti Pozza (Assocamerestero), Prete (Unioncamere) e tutti gli attori istituzionali, gli ordini professionali, i rappresentanti del mondo dell’associazionismo e i delegati presenti questa mattina – dichiara Sabatini – si tratta di intermediari preziosi tra gli operatori locali e le imprese italiane che puntano ad affermarsi sui mercati esteri, con un ruolo estremamente strategico nell’aiutare le piccole e medie imprese ad affrontare la sfida dell’internazionalizzazione.
A questo proposito, come Camera di Commercio delle Marche abbiamo attivato un bando da 300.000 euro per sostenere le imprese che intendano avviare o rendere più stabile e continuativa la propria presenza sui mercati internazionali, il tutto attraverso percorsi di rafforzamento della presenza all’estero, pacchetti di servizi integrati per lo sviluppo dell’attività commerciale all’estero, partecipazione a fiere o eventi con finalità commerciali anche al di fuori dei confini nazionali.
Sono convinto che insieme riusciremo a conquistare mercati cruciali e a stringere o consolidare rapporti che la pandemia aveva rischiato di compromettere.
Siamo felicissimi che il mondo dell’internazionalizzazione sia qui nelle Marche: è una giornata importante, grazie alla quale vogliamo che la bontà e l’inclusività dei nostri progetti abbia massima visibilità a livello mondiale».
Con la giornalista Barbara Capponi a moderare gli interventi in programma, la sessione pubblica degli Stati generali del Made in Italy nel mondo ha visto a Colli la partecipazione attiva dei massimi rappresentanti politici, istituzionali e del sistema camerale. Tutti uniti con un unico obiettivo: fare rete per il bene dell’economia nazionale e dei piccoli imprenditori che, con passione e competenza, tengono quotidianamente alto il nome dell’Italia e delle Marche in tutto il mondo.
A testimoniare l’importanza dell’incontro, anche il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, è intervenuto in collegamento confermando l’impegno del Governo Meloni al fianco delle Pmi e fornendo un aggiornamento sul lavoro condotto in questi ultimi giorni sul fronte Pnrr.
«Saluto il presidente Sabatini e i presenti in sala – esordisce Fitto – Stiamo portando avanti una riflessione che evidenzia inevitabilmente come il Pnrr sia stato progettato prima dello scoppio delle tensioni sul fronte russo-ucraino. Per questa ragione, stiamo dialogando con l’Europa per immaginare insieme delle modifiche che possano tener conto di un nuovo scenario politico ed economico.
Voglio sottolineare la grande coerenza del Governo nell’utilizzo delle risorse. In piena condivisione con il presidente regionale Acquaroli stiamo cercando di rendere efficace la spesa pubblica: la qualità degli interventi non è un aspetto da sottovalutare bensì, se adeguata al contesto, può incidere significativamente sul territorio.
Le piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale del nostro Paese – afferma – una delle priorità per il Governo è accompagnarle, anche in ambito europeo, in un momento particolarmente delicato come quello che stiamo vivendo, che intendiamo superare nei mesi a venire grazie ad alcune scelte determinanti e al confronto con coloro che possono essere protagonisti in questo senso.
Vogliamo avviare una fase di confronto, per ascoltare le esigenze di chi fa impresa e capire insieme in quale direzione procedere. Sono convinto che le Camere di commercio all’estero possano dare prova di cooperazione, avviando un proficuo dialogo nell’interesse delle imprese e del nostro Paese».
Particolarmente nutrita la rappresentanza istituzionale che non ha voluto mancare all’incontro inaugurale dell’auditorium Raffaello: presenti, tra gli altri, il sindaco di Colli e padrone di casa Andrea Cardilli, il viceministro per le Imprese e il Made in Italy Valentino Valentini (in collegamento), il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, il presidente regionale Francesco Acquaroli l’onorevole Lucia Albano, l’assessore regionale Andrea Maria Antonini e il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, a testimoniare la vicinanza del panorama politico locale e nazionale di fronte all’esigenza di internazionalizzazione espressa dal sistema camerale e dalle imprese.
«Abbiamo dato vita a numeri straordinari, mai visti prima – assicura Mario Pozza, presidente di Assocamerestero – nel 2022, grazie a un investimento di 44 milioni di euro in azioni promozionali, abbiamo aiutato 51.000 aziende italiane a fare business all’estero. Nei prossimi giorni, inoltre, assisteremo a quasi 1.500 incontri tra le imprese marchigiane ed esponenti di mercati esteri, in un enorme sforzo organizzativo per il quale ringrazio la Camera di Commercio delle Marche e il presidente Sabatini, nel segno della storia ultracentenaria del sistema camerale all’estero.
Abbiamo costituito nel tempo una fitta rete costituita da centinaia di manager, professionisti e imprenditori in grado di stabilire contatti e relazioni stabili e ormai consolidati. Si tratta di risultati importanti, frutto della capacità di ascoltare la voce delle imprese e sviluppare un linguaggio condiviso.
In questi anni – prosegue – l’azione delle camere all’estero si è spostata verso l’internazionalizzazione e la sostenibilità, con l’obiettivo di individuare nuovi partner commerciali e continuare a far crescere le imprese italiane, nonostante le difficoltà strutturali del momento e una politica industriale che fatica a concedere la giusta centralità alle piccole imprese.
Il 2022 è stato l’anno del record in tema export, ma il 2023 riserverà ancora soddisfazioni al nostro Paese e alle nostre aziende, per le quali è previsto un ulteriore aumento in termini di esportazioni grazie alla capacità di aprire nuovi sbocchi in mercati pregiati.
L’Italia ha un enorme potenziale non ancora sviluppato: è quello delle Pmi, per le quali è inevitabilmente molto più complesso seguire fiere e trovare partner commerciali all’estero. Su 5 milioni di imprese, ad solo 136.000 esportano. Occorre dunque rafforzare il ruolo del sistema associativo e delle camere di commercio: insieme possiamo offrire opportunità personalizzate a chi ancora non ha avuto modo di esplorare nuovi mercati, costruendo un sistema omogeneo attraverso la rete della Camera di Commercio e di Assocamerestero».
Conclusioni di questa prima sessione affidate al presidente regionale Francesco Acquaroli. «Siamo orgogliosi di ospitare nella nostra regione un evento così importante: è un grande riconoscimento al valore di tutto il territorio e delle nostre imprese che nonostante le numerose penalizzazioni a livello infrastrutturale continuano a conquistare fette di mercato puntando sulla qualità e le loro eccellenze.
Solo attraverso una sinergia vera e leale tra tutte le componenti possiamo dare i migliori servizi possibili, individuando gli obiettivi e le strategie e perseguendo le finalità per cui oggi noi stiamo lavorando e per cui i cittadini marchigiani ci hanno dato fiducia.
Questi obiettivi ovviamente si raggiungono con la concertazione e la condivisione delle strategie da compiere, senza dimenticare la gratitudine nei confronti di chi ha raggiunto dei risultati, chi ha portato un contributo con una progettualità che funzionava e che, se funziona, va implementata e rilanciata. Abbiamo costituito l’Atim, l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione e il suo direttore Marco Bruschini, che si è subito inserito nel contesto istituzionale e territoriale e si è messa al lavoro per supportare l’internazionalizzazione valorizzando il turismo.
Il brand Marche è il brand delle nostre imprese, ma anche dei nostri territori, del nostro turismo e dell’enogastronomia. Gli interventi che stiamo mettendo in campo sono tantissimi: insieme alla Camera di Commercio stiamo sostenendo un fitto programma di iniziative all’estero, così come sono molte le risorse e le progettualità che si avvieranno con la programmazione europea.
Il nostro tessuto economico è molto bravo a produrre, innovare e a qualificarsi ma è oggettivamente in difficoltà nel raggiungere i mercati internazionali a causa dei costi, della frammentazione e della dimensione. Su questo Camera di Commercio e Atim insieme alla Regione devono lavorare sempre di più al massimo delle loro possibilità».
IL PROGRAMMA – Nel pomeriggio i lavori proseguono con l’Assemblea pubblica di Assocamerestero, articolata in tavoli di lavoro che si focalizzeranno sul ruolo delle CCIE nelle strategie di sviluppo di nuove iniziative a sostegno delle imprese e dei territori, con particolare riferimento alla tutela e promozione del made in Italy, all’attrazione di investimenti e alla valorizzazione del territorio e delle reti infrastrutturali.
Seguiranno tre giornate (17, 18 e 20 giugno) di lavori interni nell’ambito della Convention e del Meeting dei Segretari Generali delle CCIE – che quest’anno si svolgeranno parallelamente nella stessa sede – che vedranno circa 200 delegati delle CCIE impegnati in momenti di riflessione sulle attività associative e nel dialogo con i principali stakeholder istituzionali sulle prospettive di sviluppo strategico della rete delle CCIE nel quadro del sistema della promozione del Made in Italy.
Quello di lunedì 19 giugno sarà, infine, un appuntamento molto importante per il tessuto imprenditoriale marchigiano: l’intera giornata, infatti, sarà dedicata a più di 1.400 incontri personalizzati one-to-one tra i rappresentanti delle CCIE e 260 imprese marchigiane (tra cui anche associazioni territoriali e ordini professionali) interessate a conoscere le reali opportunità di business offerte dai mercati internazionali.
A Colli gli Stati Generali dell’Internazionalizzazione: «Presenteremo le Marche al mondo»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati