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Giostre cavalleresche, momento clou: stasera Quintana a Foligno e “Saracino” ad Arezzo

A MENO di un mese dalla prima edizione della Quintana di Ascoli (sabato 8 luglio) stasera doppio appuntamento, in contemporanea e sotto i riflettori, in Umbria e in Toscana. Al Campo dei Giochi di Foligno quattro cavalieri su dieci saranno protagonisti anche ad Ascoli
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In alto gli otto cavalieri che si affrontano nella Giostra del Saracino di Arezzo. Sotto Lorenzo Melosso (a sinistra) e Massimo Gubbini al termine e durante le Giostre che vinsero nel 2022

 

di Andrea Ferretti

 

Sta per scoccare l’ora delle grandi Giostre. A meno di un mese dalla prima edizione della Quintana di Ascoli (sabato 8 luglio), sono infatti in programma questa sera le prime delle edizioni 2023 della Quintana di Foligno e della Giostra del Saracino di Arezzo che, insieme alla Quintana di Ascoli e al Palio del Niballo di Faenza costituiscono il “quadrilatero” delle Giostre italiane con la “G” maiuscola.

 

A proposito del Niballo, la gara di Faenza avrebbe dovuto tenersi il 25 giugno, ma è stata rinviata a causa dell’alluvione che ha causato lutti e danni immani in Romagna, compresa la città del Palio. Si parla di uno slittamento a luglio, ma non sarà facile. Tutte le rievocazioni storiche d’Italia, ma non solo loro, fanno il tifo per Faenza.

 

GIOSTRA DEL SARACINO DI AREZZO

 

La Giostra del Saracino di Arezzo ha appena scritto una pagina nuova nella sua lunga e gloriosa storia. Per la prima volta, infatti, la gara è stata in dubbio fino a questa mattina. Fino a che l’ex giostratore Enrico Vedovini ha effettuato una simulazione (due carriere come in Giostra) dando vita a un inedito assoluto. E’ stato applaudito da tutti i presenti, in primis dal maestro di campo Gabriele Veneri (da cavaliere un fugace passaggio, con scarsi risultati, nella Quintana di Ascoli con la Piazzarola) e alla fine è stato dato il via libera. Si è arrivati a questo dopo che la prova generale era stata annullata per motivi di sicurezza in seguito alla caduta del cavaliere Filippo Vannozzi. La ditta incaricata dal Comune ha effettuato l’ennesimo intervento per ripristinare al meglio la “lizza”, ma serviva un test ufficiale, che c’è c’è stato questa mattina a poche ore dalla Giostra.

 

Ad affrontarsi sono Davide Parsi e Francesco Rossi (Porta del Foro), Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci (Porta Santo Spirito), Tommaso Marmorini e Saverio Montini (Porta Sant’Andrea), Lorenzo Vanneschi e Niccolò Paffetti (Porta Crucifera).

 

Di questi cavalieri l’unico che ha avuto a che fare con la Quintana di Ascoli è Cicerchia (agosto 2017 con Porta Tufilla) che insieme a Scortecci ha fatto sue entrambe le Giostre dello scorso anno.

 

Per restare in tema quintanaro/ascolano, la Giostra del Saracino in passato è stata vinta da mostri sacri della Quintana di Ascoli come Gianfranco Ricci (ad Ascoli ha vinto con Sant’Emidio), Marcello Formica (Porta Solestà) e Gianni Vignoli e Luca Veneri (Piazzarola), Paolo Giusti (Porta Tufilla), ai quali vanno aggiunti Gabriele Veneri (ad Ascoli ha gareggiato con la Piazzarola), Martino Gianni e Silvano Gamberi (Porta Solestà), Enrico Giusti (Porta Solestà e Sant’Emidio), Massimo Montefiori (Porta Romana).

 

QUINTANA DI FOLIGNO

 

Lo scorso anno gareggiarono tutti e sei i cavalieri che si sfidarono anche alla Quintana di Ascoli. Stavolta sono solo quattro. All’appello mancano Luca Innocenzi dopo i fatti accaduti al termine delle prove ufficiali (la denuncia per rissa aggravata, le sue scuse con l’annuncio che avrebbe saltato questa Giostra, il “daspo urbano” di un anno che al momento gli preclude anche la partecipazione alla Quintana di Foligno di settembre) e Mattia Zannori che ad Ascoli Porta Maggiore ha sostituito con Lorenzo Savini.

 

Presenti invece Lorenzo Melosso di Porta Romana e Massimo Gubbini di Porta Tufilla che lo scorso anno vinsero rispettivamente la “Giostra della Sfida” e la “Giostra della Rivincita” con i Rioni Badia e Giotti. Poi ci sono anche Nicholas Lionetti della Piazzarola con il Rione Pugilli e Pierluigi Chicchini di Sant’Emidio per il Rione Croce Bianca. Completano il quadro Marco Diafaldi che ha sostituito in extremis Innocenzi al Rione Cassero, Alessandro Candelori (Morlupo), Daniele Scarponi (Contrastanga), Mattia Zannori (Ammanniti), Luca Morosini (La Mora), Tommaso Finestra (Spada).

 

Niente decimo sigillo, almeno oggi, per Innocenzi che ha vinto nove volte dal 2007 al 2021: otto con il Cassero e una con Contrastanga. Può agganciarlo Gubbini che ha portato a casa otto Palii dal 2010 al 2022: sette con Giotti e uno con Croce Bianca.


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