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Relluce: la discarica diventa “fabbrica del futuro” (Video)

ASCOLI - Un luogo in cui si incontrano ricerca, produzione di energia e riciclaggio generando un hub per arte e cultura. Presentato il progetto "Re+" che è stato affidato all'architetto e urbanista Stefano Boeri. Le parole del sindaco Marco Fioravanti
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video e testo di Elena Minucci

 

Relluce: da discarica a “fabbrica del futuro”. Un luogo dove ricerca, produzione di energia e riciclaggio si incontrano, generando al contempo un hub per l’arte e la cultura. È questo il futuro della discarica di Relluce, a Campolungo di Ascoli, inserito all’interno di un progetto di riqualificazione dell’impianto di compostaggio del polo.

 

«La “fabbrica dei materiali”- ha spiegato l’architetto Boeri – si presenta come un esempio unico nel suo genere, unendo una fase produttiva a una di recupero e riutilizzo delle risorse nell’ambito di un contesto mirato alla sostenibilità, all’integrazione dell’arte e al minimo impatto ambientale».

 

(il testo continua dopo il video)

 

 

È stata così svelata oggi, sabato 17 giugno nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica, l’identità del progetto Re+, voluto dal primo cittadino Marco Fioravanti e affidato all’architetto e urbanista Stefano Boeri.

 

Presenti il senatore e commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli, gli assessori regionali Andrea Maria Antonini e Stefano Aguzzi, Andrea Zambrini di Ascoli Servizi Comunali e il vice presidente di Picenambiente Umberto Pulcini.

 

Una visione che avrà come obiettivo la realizzazione di un impianto di recupero dei rifiuti, funzionale ed inserito nel contesto ambientale, che andrà sicuramente ad incentivare anche lo sviluppo del nostro territorio.

 

«Abbiamo voluto trasformare un problema in una grande opportunità – ha annunciato il sindaco Marco Fioravanti – grazie a questa progettazione, firmata e realizzata da uno degli architetti più importanti a livello internazionale, Stefano Boeri il sito di Relluce avrà una messa in sicurezza».

 

Quali saranno gli interventi che verranno realizzati? Il sindaco Marco Fioravanti: «Lavoreremo molto sull’abbattimento dei miasmi. Sull’abbassamento delle emissioni di Co2. Nel “bosco dei ricordi”, vivremo un’esperienza immersiva nella foresta, con 7.000 alberi con cui incentiveremo la “salute” del nostro territorio. Abbiamo lavorato sulla “comunità energica” attraverso pannelli fotovoltaici ed energia rinnovabile grazie alla quale verranno minimizzati i costi delle bollette dei cittadini del territorio di Ascoli. Infine la ricerca e la parte educativa. Sensibilizzeremo i giovani e le scuole sul tema della riduzione della produzione del rifiuto e sull’aumento della differenziata. Nel 2016 avevamo ad Ascoli un 42,6% della differenziata, oggi stiamo al 70%. Un risultato dato dal grande lavoro dei cittadini e degli operatori ecologici».

 

I territori della vecchia discarica, caratterizzati da una forte antropomorfizzazione, vedranno una rinaturalizzazione grazie alla quale potranno ospitare giardini botanici e spazi per l’arte e la cultura. Un vero e proprio “museo a cielo aperto” progettato per accogliere una selezione di opere permanenti e temporanee. Non mancheranno spazi dove si svolgeranno gli eventi: nel punto più alto del parco sorgerà un anfiteatro adibito ad attività e spettacoli.

 


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