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Adriano Luzi, il grande restauratore di Comunanza, a venti anni dalla morte regala ancora bellezza

VENERDI' 23 giugno (ore 16) nell’auditorium di Comunanza che porta il suo nome, un convegno con testimonianze, ricordi e con la presentazione di uno stendardo che Adriano Luzi ha lasciato alla famiglia e che la famiglia ha deciso di donare al Comune di Comunanza. Quest’opera è stata oggetto di due tesi di laurea e di un restauro all’interno dell’Università della Tuscia di Viterbo
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(Foto dal manifesto degli eventi legati ad Adriano Luzi)

 

Comunanza rende omaggio, a venti anni dalla morte, al genius loci Adriano Luzi grande restauratore d’arte scomparso a 46 anni il 9 giugno 2003. Se l’opera più famosa, alla quale ha ridato vita e bellezza Adriano Luzi, è la tomba della Regina egizia Nefertari, a Luxor, ci sono, disseminate in Egitto, in Italia, in Francia e in altri luoghi compreso il Piceno, numerosi dipinti e sculture di enorme valore che sono state riportate a nuovo, e a volte inaspettato, splendore.

 

Ma Adriano Luzi, persona gentile ed empatica, oltre che immenso professionista,  non è stato solo un creatore di bellezza infinita ma anche un creatore di amicizia e di umanità, capace di coinvolgere istituzioni di alto prestigio a livello internazionale (Getty Conservation Institute, American Reserch Center in Egypt, Patriarcato di Alessandria d’Egitto, Università di Roma “La Sapienza” , Ambasciata di Francia, eccetera) e persone “normali” (tra Comunanza e l’Egitto c’erano continui viaggi).

 

La tomba di Nefertari

Ora la sua Comunanza, il mondo dei restauratori, il mondo in generale dell’arte, gli vuole ancora dire grazie per quello che ha regalato nell’arte e nel sentimento. Venerdì prossimo 23 giugno, con inizio alle ore 16, nell’auditorium “Adriano Luzi” di Comunanza, si svolge un convegno con testimonianze, ricordi e con la presentazione di uno stendardo che Adriano Luzi ha lasciato alla famiglia e che la famiglia ha deciso di donare al Comune di Comunanza. Quest’opera è stata oggetto di due tesi di laurea e di un restauro all’interno dell’Università della Tuscia di Viterbo.

 

Appena è stata messa in moto la macchina organizzativa, da parte soprattutto dell’assessore comunale di Comunanza Alberto Antognozzi, amico personale dello scomparso, sono pervenute da tutta Italia e dall’Egitto, dove Adriano Luzi è considerato una vero eroe nazionale per i grandi restauri portati a termine, una quantità di adesioni, testimonianze, ricordi, affetti, vicinanze. A testimonianza che Adriano Luzi  non è stato certamente dimenticato e che ancora oggi dispensa saperi e bellezza. A lui fu dedicato nel 2011 un bellissimo volume (“Adriano Luzi luce nel restauro” ), voluto dalla Fondazione Carisap, a cura di Maria Pia Petrocchi e Tonino Ticchiarelli.

 

Venerdì prossimo, nell’auditorium “Adriano Luzi” di Comunanza, intervengono Giorgio Capriotti (Memorie di Adriano), Matteo Rossi Doria (Un amico, un restauratore di dipinti), Lorenza D’Alessandro (Sulle orme di Adriano), Anna Lo Bianco (Adriano, l’amicizia) e  Francis Amin (Il ricordo di Luxor). Nella seconda sessione del convegno, invece, Federica Moretti, Lorenza D’Alessandro, Sofia Castellino e Aurora Penci presentano lo stendardo restaurato con tanto di “cronaca di un restauro impossibile”.

 

A chiusura del convegno l’intervento del sindaco Alvaro Cesaroni e la consegna dello stendardo al Comune di Comunanza.  Ma le celebrazioni non si esauriscono in questo evento. Il Comune di Comunanza ha organizzato un serie di altri appuntamenti, già iniziati, con il coinvolgimento delle scuole, spettacoli teatrali e musicali. Ad ottobre sarà organizzato un viaggio a Roma  con visita di tutte le opere restaurate da Adriano Luzi. A venti anni dalla morte tutti a dire ancora grazie ad Adriano Luzi.

 

f.d.m.


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