Non che non si fosse, purtroppo, abituati. Ma vedere Arquata così fa comunque effetto. Sulla collinetta non c’è più nulla. Frutto del lavoro, operoso, portato avanti negli ultimi mesi dalla ditta Mannocchi, su mandato dell’Ufficio Speciale Ricostruzione. Un piano da circa 3 milioni per 24 edifici del centro storico, che a causa del loro stato impedivano di fatto la ricostruzione vera e propria degli edifici.
Un piano articolato sia nella fase di predisposizione che a livello di realizzazione, giunto quasi al termine. E che precede un altro passaggio complesso, vale a dire la messa in sicurezza della collina su cui sorgeva il borgo, che sarà rinforzata sismicamente grazie all’utilizzo di pozzi sotterranei in cemento armato e tiranti. Non a caso, in queste ore, si sta procedendo ai carotaggi necessari allo studio del sottosuolo.
Nel frattempo, un’altra piccola buona notizia arriva dalla frazione di Vezzano, che con la sua bellezza spezzata rappresenta uno degli emblemi di un territorio ferito. Oggi qui c’è un motivo in più per guardare in avanti. Con dignità. Sempre l’Ufficio Speciale Ricostruzione, infatti, ha reso noto che stanno per concludersi i lavori sul cimitero. Un piccolo intervento (331.688 euro) ma di valore. Anche perché, relativamente alle aree cimiteriali, è il primo ad essere portato a termine nell’Arquatano.
Nel giro di un paio di mesi, dunque, il cantiere chiuderà. Riportando silenzio e compostezza dopo che il sisma era andato a scavare un solco profondo. La ricostruzione passa anche da qui. Soprattutto da qui.
Il cimitero di Vezzano è composto da muro di cinta in pietrame ed un ossario/cappellina, oltre ad una serie di loculi. Le scosse hanno causato il crollo della cappella privata di maggiori dimensioni e di quella privata adiacente, con rotazione rigida di tutto il corpo di fabbrica. Anche il muro di cinta ha subito lesioni gravi. Per quanto riguarda i loculi, invece, erano presenti gravi danni diffusi con disgregazione del paramento murario posteriore di alcuni lotti, oltre al distacco con slittamento della soletta di copertura di uno dei lotti di loculi.
Il progetto sta prevedendo la ricostruzione della chiesetta crollata e della cappellina e la demolizione/ricostruzione di tutti i lotti di loculi e dello stesso muro.
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