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L’infortunio del cavaliere Chicchini, il Sestiere di Sant’Emidio: «Come è stato possibile autorizzare le prove?»

ASCOLI - Il console Vittorio Crescenzi, il caposestiere Mariangela Gasparrini e il comitato rossoverde: «Solo dopo il suo infortunio gli organi competenti hanno dichiarato che la pista non in condizioni idonee e sicure. Un grave danno nei confronti nostri e del cavaliere, che aspettiamo, certi che con lui torneremo prima possibile competitivi»
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Il console Crescenzi e il caposestiere Gasparrini

 

A meno di quarantott’ore dall’infortunio di Pierluigi Chicchini, il cavaliere di Sant’Emidio caduto durante le prove ufficiali di venerdì sera al Campo dei Giochi e gravemente infortunatosi alla clavicola sinistra, ecco la nota del Sestiere rossoverde firmata dal console Vittorio Crescenzi, dal caposestiere Mariangela Gasparrini e da tutto il comitato.

 

«Con riferimento a quanto accaduto venerdì sera al campo Squarcia, durante le prove ufficiali cronometrate, al nostro cavaliere Pierluigi Chicchini, che era entrato in pista a seguito della chiamata da parte dello speaker, teniamo a precisare alcune cose. Il nostro cavaliere non è responsabile di quanto è accaduto perché solo successivamente al suo infortunio gli organi competenti hanno dichiarato che la pista non era nelle condizioni idonee e sicure allo svolgimento delle prove ufficiali.

Nessuno di noi avrebbe potuto immaginare che non fosse stato applicato il protocollo previsto, idoneo alla sistemazione della pista, approvato e deliberato nel 2022, proprio a seguito delle innumerevoli prove saltate, per lo stato inadeguato della pista di gara. La successiva applicazione di tale protocollo, infatti, consentì di poter effettuare in sicurezza le due Quintane.

A conferma di quanto sopra, proprio oggi sulla stampa locale in un virgolettato, si afferma che “non è stato possibile svolgere interventi di routine, che però erano indispensabili… non c’era aderenza”. A fronte di ciò noi ci chiediamo come sia stato possibile autorizzare lo svolgimento delle prove ufficiali, quelle che si svolgono a ridosso della Quintana, se la pista non era pronta, provando a scaricare la responsabilità sul nostro cavaliere.

A causa dell’incidente il cavaliere ha riportato delle conseguenze tali da non permettergli di partecipare alle due Quintane, con gravi danni, a lui, al suo lavoro e alla sua famiglia.

Grave danno anche per il nostro Sestiere, che a quindici giorni dalla giostra di luglio si vede costretto alla sostituzione del primo cavaliere, con le difficoltà che ne conseguono.

Non appena avremo trovato la migliore soluzione, sarà cura del Consiglio di Sestiere comunicare a tutto il popolo rossoverde la scelta adottata.

A Pierluigi va tutto il nostro affetto e il nostro sostegno, certi che con lui torneremo, il prima possibile, competitivi al campo dei giochi.

A tutto il popolo rossoverde chiediamo di stringersi attorno al cavaliere e ai nostri colori».


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