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Ascoli, Viali si presenta: «Dobbiamo creare una mentalità, ho sposato in toto la visione della proprietà»

SERIE B - Tanti temi trattati nel corso della presentazione del nuovo allenatore: «Questa è una tappa determinante per la mia carriera, come lo è stata da calciatore. Voglio una squadra che proponga calcio e tenga il pallone». Il direttore Valentini: «Scelta migliore che potessimo fare. Abbiamo come obiettivi il ringiovanimento della rosa e la sostenibilità del bilancio, quindi non escludiamo cessioni». Il presidente Neri: «Siamo una delle società iscritte alla prossima Serie B, non è un fatto per nulla scontato»
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William Viali

di Salvatore Mastropietro

 

Giornata di presentazioni in casa Ascoli. Dopo l’ufficialità arrivata un paio di settimane fa, questa mattina presso la sede di Corso Vittorio Emanuele mister William Viali ha rilasciato le prime dichiarazioni come nuovo allenatore bianconero. È stata l’occasione per trattare diversi temi, riguardando l’area sportiva e non solo, alla presenza dei massimi quadri dirigenziali: il presidente Carlo Neri, il direttore sportivo Marco Valentini ed il direttore generale Domenico Verdone.

 

Valentini, Neri, Viali, Fioravanti e Verdone

Presente il sindaco Marco Fioravanti, che ha rivolto il primo saluto al nuovo mister: «Per me è un grande onore accogliere il nuovo mister Viali. In bocca al lupo e benvenuto tra noi, quando giocava con la nostra maglia io ero già in Curva. L’Ascoli Calcio ha un valore che va ben oltre il lato sportivo. Ringrazio il patron Pulcinelli perché con il suo sostegno e la sua tenacia abbiamo solidificato la nostra storia facendo degli importanti passi in avanti».

 

Si accoda a lui il presidente Carlo Neri: «Non è usuale avere un sindaco così attaccato alla squadra, che addirittura viene alla presentazione del nuovo mister. Innanzitutto va un grande ringraziamento a Roberto Breda e ai suoi collaboratori, sono delle persone eccezionali ma il calcio ha certe regole, a loro faccio i sinceri auguri per la loro carriera. Siamo una delle società iscritte alla Serie B, sembra un fatto scontato ma non lo è affatto e lo vediamo dalle tante problematiche che riguardano altri club. Per questo ringrazio i nostri impiegati, il patron e i nostri sponsor, in primis il cavalier Faraotti. Benvenuto a Viali in questo club glorioso, il più antico di questo campionato di B. Questo è un anno di svolta per tante ragioni, dovremo andare su ogni campo per vincere, è questo lo spirito che dovremo rappresentare per fare in modo che questa sarà un’annata memorabile». 

 

VERDONE – «Mi associo ai saluti allo staff di mister Breda, che ha lavorato con grande professionalità. Saluto e ringrazio anche il dottor Del Gobbo, Nazzareno Salvatori e Teodoro De Luca, che non rientrano più nei piani della società. Il patron Pulcinelli ci ha dato delle linee guida da seguire. Innanzitutto l’attenzione alla sostenibilità del bilancio e poi l’obiettivo di arrivare ad un autofinanziamento a cui dovremo giungere crescendo con i ricavi commerciali, con la compravendita dei calciatori e con il ringiovanimento della rosa. Avremo un budget un po’ più basso rispetto allo scorso campionato, ma scegliendo bene i ragazzi per la rosa riusciremo a raggiungere comunque importanti risultati. L’obiettivo delle proprietà è sempre quello di una salvezza tranquilla, che una volta raggiunta potrà aprirci altri scenari».

VALENTINI – «Per chiarezza e dovere di cronaca riparto da ormai due stagioni fa. Quando sono arrivato mi era stato dato come obiettivo quello di fare delle uscite, di ringiovanire l’organico e di sistemare il bilancio. Mi sono concentrato su quello, ma è un lavoro che bisogna portare avanti in maniera costante e continua. Negli ultimi due mercati e mezzo abbiamo fatto trenta uscite ricavando qualche milione di euro. Sono stato criticato per le cessioni di Sabiri, Saric e Bidaoui, ma sono state tutte figlie delle direttive della proprietà. Tutte le scelte sono comunque state concordate con i calciatori, che avevano chiesto di essere ceduti. Quest’anno avremo lo stesso modus operandi, se non siamo al passo con i cambiamenti nel mondo del calcio rimarremo indietro. Non esiste più il calcio di una volta dei patron mecenati e lo testimoniano gli scudetti di Milan e Napoli negli ultimi due anni. Le società devono essere gestite come aziende e i conti a fine anno devono tornare. Capisco la parte emozionale che abbiamo anche noi, ma a livello aziendalistico dobbiamo lavorare con il cervello».

 

LA SCELTA DI VIALI – Continua il diesse spiegando la scelta di Viali: «Ritengo che Viali sia la persona migliore che c’era sul mercato per fare questo tipo di lavoro. Lo avevamo valutato la scorsa stagione, ma il sottoscritto non era preparato ad un cambio di allenatore e me ne assumo la responsabilità. Quando non sei pronto la percentuale di fare qualche errore è più alta. Quest’anno quando abbiamo deciso di cambiare non ho avuto il minimo dubbio di tornare sulla quasi scelta che era già stata fatta l’anno scorso. Ho sentito tanti gossip, ma il mister è stato contattato la prima volta dopo la salvezza ai playout per rispetto di mister Breda, a cui rivolgo un caro saluto, e del Cosenza. Durante la mia prima conferenza parlai molto di motivazioni ed oggi ne ho ancora di più. Ho visto che in queste due stagioni con molto pragmatismo abbiamo fatto due grandi campionati tutt’altro che scontati. La tipologia di persone che accompagneranno quest’avventura devono avere quel “fuoco dentro”, in questo tipo di calcio c’è bisogno di gente che ha fame e che vuole arrivare in alto».

 

VIALI – Queste le prime dichiarazioni di mister Viali: «Ringrazio tutti per il benvenuto ed in particolare il patron Pulcinelli per l’occasione che mi sta dando. Con lui ho avuto un incontro che mi ha conquistato fin dal primo momento. Ho un grandissimo ricordo di questa piazza, per me da giovane calciatore a 22 anni la tappa di Ascoli è stata determinante e spero che sarà lo stesso nel mio percorso da allenatore».

 

TATTICA E MERCATO – «Non sono un allenatore che si focalizza troppo sui numeri. Parlerò molto di principi di gioco, occupazioni degli spazi e lavoro sulle due fasi. Vorrei costruire una squadra molto elastica dal punto di vista tattico. Nella mia idea i tre giocatori offensivi nel 4-3-2-1 devono finalizzare, non c’è una regola fissa per quanto riguarda le caratteristiche dei singoli. Mi piace una squadra che cerchi di tenere il pallone più degli avversari e di comandare la partita. Fin dai primi giorni verranno in ritiro un paio di ragazzi della primavera. La società mi ha spiegato subito la propria filosofia e in questa prima fase di mercato ci siamo concentrato sui giovani. Io ho lavorato molto con i ragazzi sia in C sia a Cosenza. Il nuovo portiere? Micai per me ha fatto bene ma in questo momento sta trattando la riconferma a Cosenza, siamo alla finestra su vari nomi».

OBIETTIVO DI CAMPIONATO – «Se oggi sono qui è perché ho sposato la visione della società. La Serie B è complicata e lo dimostra il fatto che quest’anno sono retrocesse tre squadre che avevano fatto i playoff nel campionato precedente. Più che obiettivi io parlerei di mentalità che dovremo creare, se mancheranno motivazioni allora potranno arrivare brutte sorprese. Sarà sicuramente un campionato diverso rispetto alla passata stagione. Coppa Italia? Quando indossi questa maglia devi provare a vincere ogni tipo di partita».

SINGOLI – «Dionisi? La sua storia dice che in Serie B ha sempre fatto molto bene. Fino ad oggi è stato un giocatore molto importante. Anche Botteghin e Bellusci sono calciatori importanti per la categoria, il mio obiettivo è cercare di portare al massimo livello ogni calciatore della rosa. Dovranno essere soprattutto loro a far crescere i ragazzi che avremo in rosa. Forte? È uno dei terminali offensivi che voglio sfruttare maggiormente. Per quanto riguarda il discorso capitano, invece, non ho gli argomenti adatti per rispondere perché prima voglio conoscere i ragazzi. Mendes può essere adattato anche a trequartista e potrebbe tornare utile in tutte le posizioni, sia da prima punta sia da seconda. Buchel? È sicuramente una pedina importante, ha grande qualità e per me i giocatori tecnici sono sempre ben accetti».

CESSIONI – «Ci stiamo confrontando con il direttore da un paio di settimane. Dopo la partita dello scorso maggio mi aveva colpito questo organico, formato da molti calciatori di medio-alto livello per la Serie B. Collocolo lo conosco bene, ma so che potrebbe avere richieste importanti per la sua crescita. Caligara invece rimarrà qui».

Su questo tema risponde anche il direttore Valentini: «Noi non dobbiamo vendere calciatori, ma vogliamo vendere calciatori. Quelli che usciranno lo faranno quando ci saranno accordi che soddisferanno tutte le parti. Ad oggi non abbiamo trattative avanzate per nessun calciatore, ma è ovvio che per la strategia che ci siamo dati non rimarranno tutti. Non stravolgeremo la squadra, ma qualcosa dovrebbe cambiare. Collocolo? Il ragazzo non ha manifestato nulla, con il suo entourage abbiamo ragionato sul fatto che se ci fosse un’opportunità la valuteremo. L’anno scorso a giugno c’è stata una telenovela Saric infinita, poi è stato venduto a fine agosto. Ci dobbiamo adattare alle dinamiche del mercato. Per quanto riguarda i più esperti parte del nostro zoccolo duro dovrà cambiare, per il presente e per il futuro, senza far comunque perdere competitività ad un gruppo che comunque ha raggiunto risultati. Bolletta? L’idea è di mandarlo a giocare. Re lo abbiamo appena firmato, partirà per il ritiro e poi valuteremo strada facendo eventuali opportunità in prestito, così come per Palazzino. Il reparto difensivo? Tavcar è un ragazzo di qualità e dovremo essere bravi a creargli dello spazio, quindi qualcuno tra Simic e Quaranta potrà uscire. Puntiamo molto su Falasco, non ha fatto un grande girone di ritorno ma l’intenzione è quella di tenerlo. Per quanto riguarda le riserve di Adjapong e Falasco sicuramente saranno dei giovani».

 

MERCATO – Chiosa sui tanti temi di mercato da parte del direttore sportivo Valentini: «Noi ci raduneremo il 13 e partiremo per Cascia il 16. Per quella data cercheremo di chiudere 4-5 profili giovani, oltre al discorso portiere. Strada facendo valuteremo le uscite se ci saranno ed eventualmente ci faremo trovare pronti. Masini è in dirittura d’arrivo, gli altri li stiamo seguendo ma non c’è ancora nulla di definito. Per Giovane avevamo un accordo per tenerlo per due stagioni consecutive, penso che ci saranno le condizioni per rispettare questa parola. Donati non credo tornerà, per Giordano invece non ho ancora potuto contattare la Sampdoria essendo una società nuova. In ogni caso i 2001 non contribuiranno alla nuova regola sui minutaggi e gli incentivi. Portieri? I nomi sono quelli circolando, ma c’è anche dell’altro che non posso svelare. Se la società farà un investimento finanziario su un giovane portiere allora lo accoppieremo ad un profilo più esperto. L’investimento può essere fatto anche all’estero, non abbiamo mai guardato troppo fuori ma penso anche che in quel ruolo ci sia meno rischio prendendo uno straniero. Ne dobbiamo fare due e stiamo attendendo la risposta di Guarna, stiamo facendo delle valutazioni sulla coppia. Forte? È ora di riuscire a godercelo finalmente a pieno e di sfruttare le sue caratteristiche».

 


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