di Elena Minucci
Mentre i cavalieri giostranti si preparano con le ultime prove al Campo dei Giochi in vista della Quintana di sabato, trepidazione anche tra dame, nobildonne e castellane, tutte pronte a impreziosire il corteo storico. La lista delle castellane si allunga con i Castelli di Arquata del Tronto e Porchia.
ARQUATA DEL TRONTO
E’ il Castello più antico della Quintana, presente fin dalla prima edizione del 1955. C’era solo lui, poi l’anno successivo arrivò Patrignone poi, dopo decenni, tutti gli altri. La castellana della Quintana in notturna di sabato prossimo 8 luglio sarà Laura Martella, 34 anni, nata e cresciuta a Roma. Fin da bambina ha trascorso le vacanze estive ad Arquata dove poi si è trasferita nella frazione di Colle, per amore di suo marito Diego. E’ mamma di due bambini, Mario e Matteo di 4 e 2 anni. Nel tempo libero, le piace ricamare a punto croce e realizzare piccole cose in pannolenci o feltro. Per lei è l’esordio nella Quintana.
«Sono molto emozionata di poter rappresentare il mio paese al quale sono molto legata – dice Laura – sarà un esordio a tutti gli effetti, visto che questa sarà la mia prima volta non solo come figurante ma anche come spettatrice. Ho sempre avuto il desiderio di vedere la Quintana ma purtroppo non ci sono mai riuscita. Questa sarà l’occasione per partecipare come protagonista e anche per vederla per la prima volta».
CASTELLO DI PORCHIA
Sabato farà il suo debutto anche la castellana di Porchia, la 23enne Veronica Fiorenza, Nata a Senigallia (Ancona) si è trasferita a Porchia da qualche anno, un po’ per amore del suo fidanzato originario di Force e un po’ per il legame con i suoi nonni paterni, che vivono appunto a Porchia. Operaia di un’azienda di Rotella, è figlia di una ristoratrice e di un ex poliziotto, terza di quattro fratelli.
Nel tempo libero pratica motocross, una passione nata tre anni fa. Anche per lei è la prima Quintana.
«Sono felice che mi abbiano scelta come castellana. Seguo le orme di mia zia, che sfilò qualche anno fa – racconta Veronica – per me è un onore. Mi avevano già chiesto di farla lo scorso anno ma, a causa del covid, non ho potuto partecipare. Mi hanno riproposto di farla quest’anno e non posso che dire grazie».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati