Al secondo posto come sindaco più amato d’Italia, secondo la classifica stilata dal stilata da “Il Sole 24ore”: per il terzo anno consecutivo, sul podio un altro bel traguardo per il primo cittadino di Ascoli Marco Fioravanti che, ai microfoni di Radio Fermo Uno, nella trasmissione condotta da Alessandro Luzi, non ha nascosto la soddisfazione.
Marco Fioravanti: «E’ un risultato che gratifica, ma premia anche il lavoro che stiamo facendo. Si tratta di un risultato virtuale, è vero, chiaro segno però di un alto gradimento da parte dei cittadini, a cui dedico molto tempo per l’ascolto.
Considero l’ascolto molto importante, anche per orientare le scelte amministrative.
Quello che però conta, davvero, sono i risultati. Ottenuti senz’altro grazie al momento favorevole.
Abbiamo intercettato 200 milioni di fondi del Pnrr, avviato progetti e cantieri. Ora li dobbiamo portare a casa.
Tante e grandi opere pubbliche avviate, alcune concluse, e che stanno trasformando il tessuto urbano. Parlo del Ponte di San Filippo, di Corso Trieste, di Piazza Diaz, del quartiere Tofare, di Mozzano e degli impianti sportivi di Poggio di Bretta.
La velocità nel portare avanti il tutto è frutto di un lavoro costante, convinto che il pubblico deve andare al passo del privato.
Abbiamo lavorato tanto anche per gli eventi estivi, oltre 100 già fatti e, quindi, per dare una spinta al dinamismo commerciale.
Ad Ascoli scorre energia nuova e si vede».
Non deludere le aspettative dei cittadini, mette addosso anche un ulteriore senso di responsabilità: l’imbeccata del giornalista, che ha portato il discorso sul momento favorevole che sta vivendo Fratelli d’Italia, nelle cui file il sindaco Fioravanti milita. E se tale contingenza possa aver influenzato il sondaggio.
«Quando sono diventato sindaco – la risposta di Marco Fioravanti – ho tolto la casacca di partito. Sono il sindaco di chi mi ha votato e di chi no.
Posso però affermare che Fratelli d’Italia si sta rivelando una filiera che raccoglie consensi, con una premier che gode di credibilità internazionale.
E comunque i veri consenso e gradimento dei cittadini si vedranno soltanto tra un anno, alle urne».
Scontata quindi la domanda dello speaker, se sta pensando alla ricandidatura.
«Pensiamo, sì, anche alla prossima proposta politica, ma in questo momento sono troppo concentrato sull’attività amministrativa ed a mettere a terra i fondi captati».
(di Redazione CP e CF)
Ascolta l’intervista a Radio Fm1:
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