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Il sindaco più amato d’Italia: Marco Fioravanti resta sul podio

LE "INTERVISTE", realizzate tra maggio e giugno, lo pongono al 64,5%, scavalcato dal primo cittadino di Milano Giuseppe Sala (65%). Terzo Antonio De Caro di Bari al 64%. «Grazie a tutti, ma il mio sondaggio lo faccio tutti i giorni ascoltando le persone nelle piazze, nelle strade e nei bar con "il caffè con il sindaco". E' un vero piacere e un grande orgoglio essere presente per tre anni consecutivi sul podio»
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Marco Fioravanti

Con il 65% il sindaco di Milano Giuseppe Sala balza in prima posizione nella graduatoria, pubblicata da “Il Sole 24 Ore”, de “Il sindaco più amato d’Italia”, ma l’ascolano Marco Fioravanti con il 64,5% resta sul podio ed è secondo davanti ad Antonio De Caro di Bari (64%).

 

Il commento di Marco Fioravanti: «Ringrazio, ma il mio sondaggio lo faccio tutti i giorni nelle piazze, nelle strade e nei bar quando faccio “il caffè con il sindaco”, ascoltando le persone. Però è un vero piacere ed un grande orgoglio essere presente per tre anni consecutivi sul podio. E’ un risultato che ripaga il grande lavoro che, come Amministrazione, stiamo portando avanti fin dal nostro insediamento nel 2019. L’obiettivo di un sindaco e di un’Amministrazione tutta è quello di mettere in campo azioni e progetti che mirino al bene della città e alla soddisfazione di tutti i cittadini. Questo sondaggio dimostra che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta: il secondo posto nella classifica dell’indice di gradimento dei sindaci d’Italia, terzo anno consecutivo sul podio in questa graduatoria, con una percentuale del +5.2% rispetto al giorno delle elezioni, è un risultato che ci dà ancora più carica, energia e voglia di fare bene e che ho il piacere di condividere con tutta l’Amministrazione, lo staff, gli uffici comunali e con ogni cittadino ascolano».

 

«Chi governa è valutato più per l’attività amministrativa che per il partito di appartenenza – dice Antonio Noto, direttore di “Noto Sondaggi” – il fatto che i due vincitori del Governance Poll 2023 (tra i presidenti di Regione Stefano Bonaccini dell’Emilia Romagna con il 69% soffia a Luca Zaia (Veneto 68,5%) un primato detenuto per dodici anni, ndr) appartengano ad uno schieramento diverso dalla maggioranza di governo è una ulteriore indicatore di come il riferimento politico dell’amministratore passi in secondo piano rispetto alle sue capacità di gestione».

 

Sono stati presi in considerazione 87 Comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta, tranne il Molise dove si è votato a giugno. I Comuni non testati sono quelli che hanno eletto il sindaco a maggio-giugno 2023 o commissariati o retti dal vice sindaco. Le interviste sono state effettuate tra maggio e giugno 2023.

 


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