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Protesi del colon: all’ospedale “Mazzoni” il primo intervento endoscopico

ASCOLI - Lo ha eseguito su un paziente di 87 anni il dottor Filippo Antonini, responsabile di Gastroenterologia ed Endoscopia Interventistica assistito dalle infermiere Alba Rosati e Tiziana Alfonsi e con il supporto della dottoressa Ida Di Giacinto, direttrice di Anestesia e Rianimazione. I complimenti del sindaco Marco Fioravanti
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L’ospedale “Mazzoni” e il dottor Filippo Antonini

 

All’ospedale “Mazzoni” di Ascoli è stata impiantata la prima protesi metallica del colon per via endoscopica su un paziente di 87 anni con un cancro del colon stenosante metastatico ricoverato d’urgenza. L’intervento è stato eseguito dal dottor Filippo Antonini, responsabile dalla Unità Operativa Dipartimentale di Gastroenterologia ed Endoscopia Interventistica della Ast di Ascoli, assistito dalle infermiere Alba Rosati e Tiziana Alfonsi e con il supporto della dottoressa Ida Di Giacinto direttrice di Anestesia e Rianimazione.

 

Il paziente era stato ricoverato d’urgenza in Chirurgia all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, reparto diretto dal professor Salomone Di Saverio che commenta: «La presenza di una Endoscopia Interventistica nella nostra Ast è fondamentale per poter gestire in maniera multidisciplinare pazienti complessi e a volte inoperabili come in questo caso. Il paziente è arrivato occluso e sofferente ed è stato dimesso dopo soli quattro giorni dalla procedura endoscopica, in buone condizioni e senza più sintomi, e sarà affidato alle cure dell’Oncologia diretta dalla dottoressa Francesca Giorgi».

 

Il dottor Filippo Antonini: «Il paziente in questo caso ha evitato un intervento chirurgico che sarebbe stato molto invasivo ed invalidante per lui, che è la cosa più importante, ma che sarebbe stato anche molto più “costoso” per l’azienda: non c’è confronto infatti tra i costi economico-organizzativi di una procedura endoscopica come questa e un intervento chirurgico. Il posizionamento endoscopico di protesi è una metodica mininvasiva in grado di evitare le gravi conseguenze, potenzialmente letali, di una occlusione intestinale acuta. Per il paziente l’esame è apparentemente identico ad una normale colonscopia, quindi senza subire tagli addominali, e il tutto viene eseguito per via endoscopica. Nonostante l’apparente semplicità, queste procedure di endoscopia radio-guidata necessitano di una grande esperienza e di molti anni di formazione poiché non sono esenti da rischi e complicanze e spesso possono risultare particolarmente complesse».

 

L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini: «La presenza di una Unità di Endoscopia Digestiva Interventistica all’Ast di Ascoli è fondamentale per i pazienti affetti da quelle patologie gastroenterologiche che hanno comportato finora una elevatissima mobilità passiva extra-AV5 e che hanno costretto i pazienti stessi a “migrare” fuori dalla provincia, con conseguenti disagi e costi organizzativi. Ast Ascoli ha finalmente la sua Endoscopia Interventistica con sede all’ospedale Mazzoni: una nuova ed importante opportunità per i cittadini del Piceno che vedono così ampliata l’offerta di salute nel proprio territorio».

 

Non tardano ad arrivare i complimenti del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti: «Faccio i miei più sinceri complimenti al dottor Filippo Antonini, responsabile dell’Unità Operativa Dipartimentale di Gastroenterologia ed Endoscopia Interventistica della Ast di Ascoli per aver portato a termine l’intervento volto a impiantare la prima protesi metallica del colon per via endoscopica. Una procedura innovativa che rappresenta un vanto per la nostra Ast e che permette, grazie alla presenza dell’unità di Endoscopia Interventistica presso l’ospedale Mazzoni, di aiutare e gestire pazienti complessi che, finora, erano costretti a ricorrere a tali cure spostandosi altrove, incrementando la mobilità passiva delle nostre strutture ospedaliere. Il mio plauso va pure alle infermiere Alba Rosati e Tiziana Alfonsi, che con il supporto della dottoressa Ida Di Giacinto, direttrice di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Mazzoni, hanno assistito il dottor Antonini durante l’intervento. Ne approfitto per ringraziare anche il commissario straordinario della nostra Ast, Maria Capalbo, tutti i medici, gli infermieri e quanti giornalmente, con passione, dedizione e sacrifici, si prendono cura dei pazienti presso l’ospedale Mazzoni».

 


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