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Omicidio sul lavoro e lesioni gravissime: Usb raccoglie firme ad Ascoli

A SOSTEGNO della legge di iniziativa popolare per l 'introduzione di tali reati nel nostro ordinamento, la federazione picena del sindacato sarà in strada giovedì 27 luglio, oltre che nella propria sede tutte le mattine
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Usb ha avviato una propria campagna Nazionale di raccolta firme per sostenere una legge di iniziativa popolare che introduca nel nostro ordinamento il reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravissime e gravi ai danni di lavoratrici e lavoratori.

 

La federazione di Ascoli annuncia, a tal proposito, una serie di appuntamenti pubblici per la raccolta delle firme per sostenere questa legge di iniziativa popolare.

 

Il primo è giovedì 27 luglio, dalle ore 18,30 alle 20,30, ad Ascoli all’angolo tra via Del Duca e via Tibaldeschi (vicino Piazza del Popolo). Ma le firme saranno raccolte anche nella sede sindacale in via Dino Angelini, 23/25 tutte le mattine (tranne il giovedì) dalle ore 10 alle 12,30.

 

«La questione della sicurezza nei luoghi di lavoro – si legge in una nota di Usb – è divenuta oramai una piaga nel nostro Paese.

Una conta che non si arresta (è di ieri l’ultimo incidente sul lavoro nel Piceno, vedi link sotto, ndr) nonostante tanti buoni propositi e tavoli governativi con le parti sociali che, all’indomani di qualche tragico evento di risonanza nazionale, periodicamente danno all’opinione pubblica la suggestione di mettere mano davvero ad una inaccettabile mattanza senza fine.

Invece, poi, si continua come sempre mettendo a rischio la vita di chi lavora costretto a stare su posti di lavoro con misure di sicurezza scarse o addirittura inesistenti, prescrizioni non rispettate, macchinari obsoleti oppure manomessi per aumentare la produttività.

Non è possibile rassegnarsi ad ascoltare le solite frasi di circostanza (come se avere mediamente 3 morti al giorno sui luoghi di lavoro debba essere un prezzo, ineludibilmente, da pagare per poter lavorare) ma è necessario, per Usb, che in capo ai datori di lavoro vi possano essere pesanti responsabilità, anche di natura penale, in caso di non rispetto delle norme vigenti, posto che buona parte degli stessi considerano ancora la salvaguardia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro come un costo da contenere il più possibile».

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