Quintana: “Benvenuti all’Inferno”, il disegno del ponte romano di Porta Solestà tra arte e polemiche

di Elena Minucci 

Mancano pochi giorni alla Quintana e continuano le tradizionali pitture di ponti e strade da parte dei Sestieri. Dopo Porta Tufilla e Sant’Emidio, e in attesa della Piazzarola (questa notte sabato 29 luglio il ponte di Porta Cartara, di Porta Romana (31 luglio) e Porta Maggiore (3 agosto), la scorsa notte è stata la volta di Porta Solestà che ha dipinto, trasformandolo in una vera e propria opera d’arte, il ponte romano, simbolo del Sestiere.

Numerosi i sestieranti gialloblù, grandi e piccoli, che hanno contribuito alla realizzazione. Per la prima volta i ragazzi hanno scelto di realizzarlo nel senso opposto. Ogni volta era orientato dal lavatoio verso l’arco, quest’anno è stato deciso di capovolgerlo per dare il benvenuto (un avvertimento…) a chi entra nel quartiere. Il tema scelto è la “Divina commedia” divenuto poi la “Divina Quintana”, che potremmo suddividere in quattro “quadri”.

Si parte con la prima citazione dantesca: “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita”. Protagonista un cavaliere in una foresta di notte. L’uomo non viene raffigurato con nessun colore quintanaro, proprio a simboleggiare che potrebbe essere un avversario di qualsiasi Sestiere.

Nel secondo “quadro” la frase “Vieni, affronta l’eternità. Presto si uniranno a te coloro le cui vite hai rovinato, le cui anime hai dannato” proveniente dal videogioco d’azione del 2010, ispirato alla prima cantica della Divina Commedia. Segue la rappresentazione di un’eclissi solare, la luna che copre il sole, a simboleggiare la volontà degli altri Sestieri di “oscurare” il sole, simbolo di Porta Solestà, ma non riescono a coprirlo del tutto.

A seguire l’ultima citazione presente nel terzo canto della Divina Commedia che recita: “Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore. Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”. La figura centrale è rappresentata da un imponente Cerbero che sovrasta la città di Ascoli. Le tre teste della figura mitologica simboleggiano i tre cavalieri più vittoriosi che hanno segnato la storia del Sestiere: Paolo Margasini, Luca Innocenzi, Marcello Formica) con rappresentati i numeri dei palii vinti: IX, XVI e VIII.

Il disegno si conclude con la scritta “Benvenuti all’Inferno”, un… caloroso benvenuto a tutti coloro che accedono nel quartiere di Porta Solestà. Predominante il diavolo, che rappresenta il popolo gialloblù che nei panni di un “marionettista” gioca a muovere i fili a cui sono appesi i suoi rivali, gli altri Sestieri. Inevitabile non notare lo scudo “spezzato” di Porta Maggiore. Una sorta di provocazione goliardica nei confronti del Sestiere meno blasonato di tutti.

Le prime immagini pubblicate sui social hanno subito diviso tanti ascolani. C’è chi ha compreso ed apprezzato il disegno ma soprattutto il messaggio che vuole trasmettere. Chi invece lo ha interpretato come una “provocazione” nei confronti di Porta Maggiore, poco in linea rispetto al “sole” che anima lo spirito del sestiere. E ancora, c’è chi parla di “goliardia” e “buona rivalità” tra Sestieri.

Il bozzetto del progetto, approvato dal Sestiere, è stato realizzato dal solestante Alessandro Forgione, autore del Palio della Quintana di luglio 2021. Suo anche il bozzetto che ha portato alla realizzazione del disegno del ponte romano nel 2012.

I ragazzi che hanno contribuito alla realizzazione del disegno: Edoardo Pavoni, Christian Nardinocchi, Alessandro Viozzi, Yuri Pompei, Umberto Nesca, Marco Massetti, Francesco Verzilli, Giorgia Chiodi, Ivan Pistolesi, Luca Federici, Sabrina Trasatti, Simone Cittadini, Matteo Celani, Lorenzo Ferretti, Cecilia Perini, Flavia Danese, Gioia Sorci, Sara Cappelli,Giorgio Bracci, Roberto Costantini, Matteo Accorsi, Alessandro Testa, Alessandro Cappelli, Beatrice Luzi, Luca Passaretti, Alessandro Peroni.

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